“Ancora una volta le scelte del Ministero della Giustizia confermano l’idea di una Sardegna isola –carcere per detenuti mafiosi e criminalità organizzata”.

Lo afferma in una dichiarazione Maria Grazia Caligaris di “Socialismo Diritti Riforme”, avendo appreso dell’istituzione nel carcere nuorese di Badu ‘e Carros di una sezione destinata ai detenuti in regime di massima sicurezza (41bis). 

“In questi anni – osserva – abbiamo assistito a una desertificazione delle Case di Reclusione all’aperto (Colonie Penali) e a una crescita esponenziale di detenuti di spessore criminale. Non è bastato istituire il 41bis a Sassari (92 posti) e a Cagliari-Uta (altrettanti non appena si concluderanno i lavori), si è pensato bene di realizzare una sezione “speciale” anche a Nuoro, nella ex sezione femminile ristrutturata. Il risultato è inequivocabile anche perché nel frattempo sono cresciuti i detenuti dell’Alta Sicurezza avendo realizzato le nuove carceri di Oristano-Massama e Tempio Pausania. Senza dimenticare che anche a Cagliari-Uta ci sono una trentina di AS”. 

“Il problema non è la sicurezza dei cittadini o i pericoli di infiltrazioni mafiose, che può essere gestito, quanto la fisionomia di un’isola che mentre si propone al mondo come meta naturalistica e culturale delle vacanze valorizzando archeologia, storia e lingua si ritrova – conclude l’esponente di Sdr – a essere classificata come la terra del regime 41bis. Su questo dovrebbero intervenire le massime autorità regionali e i Parlamentari del tutto esclusi da queste scelte”.