C’è attesa per l'appuntamento di giovedì mattina con la seduta della commissione Sanità del Consiglio regionale. All’ordine del giorno le criticità nell’isola e in particolare la carenza dei medici.

Prevista l'audizione proprio dell'assessore Mario Nieddu e dei direttori generali dell'assessorato e di Ares. Sono molti i punti all'ordine del giorno, Nieddu illustrerà le delibere di Giunta su case e ospedali di comunità, accreditamento provvisorio delle strutture sociali, formazione di operatori sanitari, scolastici e famiglie di persone affette da disturbi dell'apprendimento, programmazione e parametri delle prestazioni di procreazione medicalmente assistita e riconoscimento del valore sociale ed educativo degli oratori.

Con i manager si parlerà anche di reclutamento del personale, concorsi e sedi vacanti. "I concorsi devono servire a portare i medici dove c'è più necessità". Ha detto in merito Pierluigi Saiu, capogruppo della Lega e componente della commissione Salute e Politiche sociali del Consiglio regionale, che ha richiesto la presenza dell'assessore e dei vertici Ares in commissione per tentare di sbrogliare la matassa.

"Il problema più grave, oggi - sostiene Saiu - è quello di un reclutamento del personale medico che tende ad avvantaggiare i poli di Cagliari e Sassari, impoverendo gli altri presidi sanitari e mettendo in crisi il funzionamento di interi reparti. Senza l'introduzione di un meccanismo correttivo serio - prosegue il capogruppo - ci troveremo con interi ospedali paralizzati". Per il capogruppo della Lega i concorsi "non possono essere uno strumento anarchico attraverso cui si svolgono mobilità mascherate. Se si vuole garantire il diritto alla salute di tutti i cittadini sardi - chiarisce - si deve procedere per priorità. Oggi la priorità è quella di garantire il funzionamento dei reparti e quindi il reclutamento deve svolgersi sulla base di un meccanismo che muova dal grado di sofferenza delle unità operative: prima quelle più in difficoltà".