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Grave carenza di personale al presidio ospedaliero Marino, a Cagliari. A far emergere le criticità nel nosocomio cagliaritano, è la segreteria territoriale Uil-Fpl, con la denuncia dei sindacalisti Guido Sarritzu (nella foto in alto) e Beppe Murru: in un documento firmato dai due esponenti provinciali, si evidenziano inoltre come le criticità segnalate fanno emergere la gravissima carenza organizzativa e di personale: “Ad oggi – si legge - nonostante numerosi solleciti esprimiamo forte preoccupazione sulle reiterate criticità e l'incongruenza tra carichi di lavoro e il numero attuale del personale infermieristico e oss. Una situazione che non coinvolge solo il Marino ma anche il SS. Trinita e i distretti: “Aumentano le liste d'attesa – punta il dito, Guido Sarritzu della Uil - peggiora la qualità dei servizi erogati e le condizioni di lavoro. Non diminuisce la spesa sanitaria nonostante smantellamenti, accorpamenti di reparti e trasferimenti selvaggi di personale. Questa situazione certifica il fallimento dell'azienda unica”.
L’ALLARME. Una situazione divenuta oramai insostenibile – denunciano Guido Sarritzu, segretario provinciale Uil-Fpl e Beppe Piras, segretario P.O Marino – così si mette a rischio la qualità dei servizi erogati e l’incolumità psico-fisica dei lavoratori, costretti a carichi di lavoro insopportabili e a mansioni non congrue rispetto al profilo di appartenenza. E come se non bastasse, l'amministrazione propina agli stessi lavoratori profili orari che non fanno altro che creare malcontento e disorganizzazione. E’ oramai da tempo – proseguono i due esponenti del sindacato UIL – che denunciamo l’abbandono e il disinteresse da parte delle Istituzioni per il Presidio Ospedaliero Marino, struttura di fondamentale importanza per l’area vasta di Cagliari, dove da anni non vengono effettuati lavori per il miglioramento, messa in sicurezza e ammodernamento. Solo il sacrificio, lo spirito di abnegazione e la professionalità degli operatori permettono il corretto funzionamento dei servizi.
IL NOSOCOMIO IN CITTA’. Un ospedale, rinomato per l’eccellenza nella traumatologia, per la presenza di importanti unità operative, quali, pronto soccorso, cardiologia, camera iperbarica, unità spinale e chirurgia, viene pian piano smantellato in nome di una presunta razionalizzazione che ad oggi non ha prodotto certo risparmi ma che sicuramente porterà ad uno scadimento della qualità delle prestazioni offerte. La situazione – concludono Sarritzu e Piras – è totalmente fuori controllo, manca una adeguata organizzazione e programmazione – inoltre, affermano gli esponenti sindacali – se dovesse trovar riscontro il probabile trasferimento dell’area formazione presso il quinto piano dell’ospedale Marino, andremo incontro al caos totale, dove prima si smantellano servizi, poi si sottraggono ulteriori spazi fondamentali per assicurare il comfort dei pazienti e dei loro familiari, considerato che, oramai da tanti mesi, la struttura è sprovvista di bar, mensa e distributori automatici. La Uil – concludono Sarritzu e Piras – è pronta ascendere in campo nuovamente con azioni di protesta eclatanti, coinvolgendo, cittadini, operatori, associazioni e istituzioni per denunciare lo stato di completo abbandono nel quale si trova il presidio ospedaliero cagliaritano e per difendere il diritto alla salute dei cittadini, a prestazioni di qualità e a condizioni di lavoro più umane, dignitose e rispettose della professionalità degli operatori”.