E' la situazione di emergenza rappresentata in commissione Sanità del Consiglio regionale dai pazienti sardi riuniti nel Comitato Talassemici. "Riteniamo che i problemi maggiori siano al centro trasfusionale di Cagliari dove dubitiamo si stiano seguendo i protocolli internazionali - ha fatto presente uno dei rappresentanti, Ivano Argiolas - conosciamo benissimo il problema del calo delle donazioni, non sappiamo dove siano finite le quattromila sacche che ci mandava ogni anno la Regione Piemonte".

Il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, ha sollecitato "un sopralluogo al Microcitemico per approfondire i temi sentendo la dirigenza del Centro". Secondo un altro rappresentante del Comitato, Giuseppe Maninchedda, "si sta vanificando il risultato di decenni di scienza, degli sforzi del professor Cao e del collega Galaniello, grazie a loro oggi noi siamo adulti integrati e qualcuno di noi è già nonno. Grazie a loro i bambini talassemici che nascono oggi hanno una elevata qualità della vita e sono perfettamente integrati".

Da parte sua, Giorgio Oppi (Udc) ha ricordato le grandi campagne per l'incentivazione delle donazioni che hanno portato grandi risultati: "Dove sono finite? Perché la Regione non le promuove più? Cosa sta facendo l'Ares per i talassemici?". Laura Caddeo (Progressisti) ha invece suggerito "azioni per potenziare la raccolta nei Comuni che hanno una sede Avis".

La commissione presieduta da Nico Mundula (FdI) ha anche ascoltato i massimi esperti di psichiatria pubblica in Sardegna sul tema del Piano regionale dei servizi sanitari. Tutti hanno denunciato che la psichiatria riceve appena il 2,4% del bilancio della Sanità della Sardegna mentre in Germania e in Spagna arriva anche al 15%.