Il problema della carenza dei medici di medicina generale è una questione che riguarda tutta la Sardegna,  soprattutto le  zone più periferiche e meno popolate dell’Isola. Teulada, il paese del Sud Sardegna famoso per le bellissime spiagge e i panorami mozzafiato sul mare, si ritrova a dover  affrontare grosse difficoltà per  la carenza di uno dei medici di famiglia.

Fino a qualche anno fa il paese usufruiva di ben quattro medici di base, ma poiché non c’è stata alcuna sostituzione di quelli in pensione, dal 1° settembre a Teulada si può contare su un solo medico di medicina generale.

Viene da sé che in una popolazione di 3400 abitanti, circa la metà degli adulti è rimasta sprovvista di assistenza sanitaria essenziale. Considerando  che Teulada è molto distante dai principali presidi medici ospedalieri  e ha un’alta percentuale di popolazione anziana con comprensibili difficoltà a spostarsi nei paesi limitrofi, il problema dovrebbe  essere affrontato nell’immediato.

Abbiamo incontrato il primo cittadino del paese, il Dottor Daniele Serra, che ha esposto a Sardegna Live il disagio di una situazione diventata oramai insostenibile.

Buongiorno.  Il  medico di fiducia, si sa, è una figura molto importante. Si prende cura di noi e della nostra famiglia, con lui instauriamo un rapporto di empatia ed è a lui  che affidiamo la nostra salute psicofisica. Inoltre, mai come in questo periodo (il covid insegna), una sanità territoriale ben strutturata è fondamentale. Come sta cercando di arginare questa carenza così “invalidante”?

"Buongiorno a voi. Sì, in questo momento  il tema più caldo a Teulada è la carenza di uno dei medici di base. Le segnalazioni e le comprensibili  lamentele dei cittadini sono all’ordine del giorno, chi ha patologie particolari o cure mediche a lungo termine non può permettersi di rimanere senza assistenza medica. Per il momento, l’unica nota positiva è  la disponibilità dell’ATS e di alcuni medici di Guardia Medica del poliambulatorio, che allungano l’orario di lavoro trattenendosi qualche ora in più al mattino per dare un minimo di copertura alle urgenze. In questo modo riusciamo a tamponare il disagio in minima parte, ma non è una soluzione. E’ necessario individuare e nominare un medico che prenda in carico tutti i pazienti “orfani” dell’ ultimo, adesso in pensione."

In questo momento avete notizie che possono far sperare in una soluzione a breve termine del problema?

"Dall’Ats non ho buone notizie  e in previsione dell’arrivo della stagione fredda,  quando soprattutto  le persone anziane hanno bisogno di più assistenza,  il problema diventa immane.

Peraltro, mentre metà della popolazione del paese assistita dall’unico medico di base rimasto, avrà la possibilità di intraprendere il percorso di vaccinazione antinfluenzale, non conosciamo “ il destino” di chi non ha un medico al quale rivolgersi per proteggersi perfino da una semplice influenza. Abbiano chiesto chiarimenti e rassicurazioni, ma senza successo.  

Il nostro appello è che Regione e Ats si attivino, quanto prima, per porre fine a questa spiacevole situazione.  Siamo consapevoli  del fatto che non ci sono abbastanza medici  per garantire la copertura di tutte le sedi vacanti in Sardegna, tuttavia è fondamentale adoperarsi affinché i pochi medici disponibili  siano anche incentivati a raggiungere località periferiche rispetto ai grandi centri come, appunto, il nostro paese.

Ringraziamo il sindaco Serra e ribadiamo l’urgenza di intervenire per eliminare da subito il fenomeno della carenza dei medici di medicina generale in Sardegna con interventi eccezionali ed emergenziali, se necessari."

Sono troppi i Comuni  dell’Isola privi di qualunque riferimento sanitario. La salute è per ognuno di noi un diritto imprescindibile.