PHOTO
"L'immobile che ospita il Centro di Solidarietà in viale Sant'Ignazio necessita di lavori di messa in sicurezza non più procrastinabili, in primo luogo per la tutela personale degli ospiti e degli operatori della struttura”.
Così l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Cagliari, Roberto Marras a margine delle inutili polemiche di queste settimane, secondo le quali gli ospiti invitati a lasciare l’alloggio sarebbero stati “abbandonati” a se stessi.
LA CRONISTORIA. Il 7 settembre il servizio Lavori Pubblici hacomunicato la necessità di intervenire urgentemente sull'immobile per eliminare ogni possibile rischio e pericolo all'interno della struttura, chiedendo al Servizio Politiche Sociali e Salute di adottare "con ogni consentita urgenza" tutti i provvedimenti finalizzati a "liberare l'immobile da persone e cose" e quindi poter iniziare le operazioni. Già a marzo gli uffici dei Servizi Sociali avevano convocato gli ospiti per condividere e sottoscrivere un progetto personalizzato che li accompagnasse in un percorso di autonomia, offrendo loro sia una soluzione abitativa alternativa, sia un sostegno di tipo economico, sia l'aiuto di professionisti sino alla conclusione del progetto concordato.
I NUMERI. Alcuni ospiti sono già beneficiari di altre forme di sostegno, tutti hanno diritto alle misure di inclusione nazionali e regionali e il Comune intende continuare a sostenerli e aiutarli in un percorso verso condizioni di vita rispettose della loro dignità. 30 ospiti su 88 hanno già lasciato la struttura e per gli altri è necessario attivare i progetti personalizzati, per i quali sono già stati impegnati i fondi sul bilancio comunale. L'invito alla sottoscrizione di un progetto personalizzato non va confuso con un preavviso di sfratto: nessuno verrà lasciato solo, nessuno verrà lasciato per strada.
"È comprensibile - sottolinea l'assessore Roberto Marras - che le persone più fragili temano l'abbandono di una sede che per anni è stata la loro casa, ma contrastiamo ogni tentativo di strumentalizzazione di azioni volte a tutelare l'incolumità delle persone. Continuiamo quindi ad auspicare la collaborazione da parte di tutti i soggetti coinvolti. Non solo l'Amministrazione è impegnata nei lavori di ristrutturazione dell'immobile, ma sono già in corso tutte le procedure per attivare, con la stessa attenzione da sempre rivolta alle persone più fragili e vulnerabili, nuove forme di accoglienza, in collaborazione con i soggetti del Terzo Settore".