"Le bollette Enel rappresentano un dramma anche per i piccoli Comuni della Sardegna, che non potranno far fronte al raddoppio delle spese per l'illuminazione pubblica e per quella degli uffici. Occorre perciò un intervento specifico della Regione a coprire il disavanzo tra le spese degli anni scorsi e quelle previste per il 2022 e dopo".

E' quanto chiede l'Asel Sardegna, l'Associazione dei Comuni sardi, in una lettera inviata al presidente della Regione Christian Solinas e all'assessore del Bilancio Giuseppe Fasolino, prendendo lo spunto di un "grido d'allarme e d'aiuto" del Comune di Cheremule che, tramite il vicesindaco Antonio Chessa, ha denunciato il raddoppio delle spese per l'energia elettrica che dal consolidato 2021 attestato in 64mila euro, passa a oltre 118mila euro per il 2022, risorse che il Comune (con appena 500 anime circa, tale è la popolazione residente) non dispone e per le quali chiede un aiuto specifico dalla Regione.

La proposta dell'Asel alla Regione è che, in un prossimo provvedimento legislativo, venga assegnato ai Comuni sardi, in particolare ai piccoli centri, un contributo specifico aggiuntivo alla manovra finanziaria vigente come concorso ai maggiori costi dell'energia elettrica.

L'Asel, inoltre, porterà il problema all'attenzione della Conferenza Permanente Regione-Enti Locali e del Consiglio delle Autonomie per un impegno politico comune e solidale.