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Si è aperto davanti alla Corte d'Assise di Nuoro il processo alla direttrice e al presidente della casa di cura 'Residenza Famiglia' di via Aosta a Nuoro, al centro di un'inchiesta per episodi di abbandono, maltrattamenti e violenze ai danni di degenti anziani o affetti da handicap avvenuti dal 2013 in poi.
Sul banco degli imputati Rosanna Serra e Gianluca Masala, accusati di abbandono di incapace, somministrazione di farmaci scaduti e omicidio colposo. Nella prima udienza fiume durata sei ore - presidente Giorgio Cannas a latere Antonella Uselli Bacchitta - hanno deposto sei dei trenta testimoni del Pm Giorgio Bocciarelli.
Tra gli altri è stata sentita Sara Corrias, una operatrice socio-sanitaria all' epoca dei fatti contestati in servizio nella casa di riposo, e Sebastiano Mele, fratello dell'anziana suicida che il 5 luglio 2013 si gettò dal quarto piano dell'istituto.
La Corrias per due ore e mezzo ha spiegato le condizioni scandalose in cui si trovavano gli ospiti: "venivano fatti alzare alle cinque della mattina e messi in fila per la doccia. Tutto questo in locali freddissimi. Insufficienti - ha poi raccontato la donna - sia i pasti che il personale: solo due operatori a notte per 40 ospiti. Inoltre il tanfo di urina era insopportabile".
Toccante la testimonianza di Mele che tra le lacrime ha ricostruito il dramma della sorella: "da anni era depressa e aveva manifestato più volte propositi autolesionistici. Più volte ho spiegato alla Serra la situazione e mi ha sempre tranquillizzato. Invece si è buttata da una finestra al quarto piano senza inferriate".
Presenti in aula i due imputati con i loro avvocati difensori: Francesco Lai per Rosanna Serra, Francesco Carboni per Masala. Il processo riguarda il primo troncone dell' indagine, avviata dopo il suicidio dell'anziana e culminata con il sequestro preventivo della struttura nel giugno 2015, riaperta poi qualche mese dopo.
La seconda tranche nasce invece dal video-choc ricavato dalle telecamere posizionate all'interno dell'edificio dalla Squadra mobile di Nuoro. Da qui l'arresto di Rosanna Serra nel maggio 2016 - finita ai domiciliari e tornata in libertà un mese fa dopo il pronunciamento del Tribunale del Riesame - e di due infermieri, Ignazio Poggiu e Gianluca Porcu.
Per altri tre operatori era scattata la misura cautelare dell'obbligo di dimora. Il processo è stato aggiornato all'8 novembre prossimo.