Secondo una statistica del 2013 i sardi emigrati sono oltre 2.000.000 e vivono sparsi per il mondo. Casa Sardegna è un progetto nato proprio per rinforzare il rapporto tra i sardi emigrati e la loro terra.

L'iniziativa è stata presentata a Villa Devoto dal presidente della Regione Christian Solinas e dall'assessore al Lavoro Alessandra Zedda.

Il progetto si basa su tre identità tipiche della Sardegna: il nuraghe, il Cagliari calcio e la Polisportiva Dinamo Sassari che milita nel campionato di serie A1 di basket.

Il nuraghe è una tipica costruzione sarda in pietra che risale addirittura al 1.500 a.C. caratterizzata da una forma tronco-conica. É unico nel suo genere, tanto da essere stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità.

Il nuraghe rappresenta un forte legame di identità per i sardi che vivono all'estero, ed infatti Casa Sardegna ne ha previsto la costruzione nelle città  in cui vivono i 121 circoli degli isolani.

Altro simbolo identificativo fortissimo per i sardi ed i cagliaritani che vivono all'estero è il Cagliari calcio. Elisabetta Scorcu, intervenuta alla presentazione del progetto Casa Sardegna in rappresentanza della società calcistica, ha sottolineato che per il club questo è un anno importante poiché si festeggia il centenario ed i 50 anni dalla conquista del primo storico scudetto.

C'è da considerare inoltre che la squadra rossoblu quest'anno sta andando a gonfie vele ed infatti è in piena zona Champions League. I tifosi cagliaritani che vivono fuori possono approfittare delle nuove offerte per i traghetti verso la Sardegna di Moby, per ritornare nella loro terra e magari assistere ad un match casalingo della squadra del cuore, o far visita ai familiari rimasti nel luogo d'origine. Sono disponibili numerose promozioni comode ed economiche anche per chi decide di rientrare imbarcando l'auto o un motociclo.

Come testimonial della squadra sarda sono stati scelti Giovanni Simeone e Lucas Castro, entrambi argentini, che faranno visite e lanceranno videomessaggi. Non è stata una scelta casuale poiché nel Sud America ed in particolare in Argentina c'è un'altissima percentuale di emigrati sardi. Durante le trasferte sarà inoltre possibile organizzare incontri con i giocatori.

L'altro club coinvolto nel progetto è la Polisportiva Dinamo Sassari, esempio virtuoso e vincente della Sardegna. La società cestistica è salita in massima divisione nella stagione 2010-2011 ed è stato il primo club sardo ad aggiudicarsi lo scudetto nella stagione 2014-2015.

La società sassarese, come ha ricordato il direttore marketing Luigi Peruzzu, ha già collaborato precedentemente con i circoli degli emigrati a sostegno dell'identità sarda. In tal caso come testimonial è stato scelto Marco Spissu, un sardo doc che a differenza di molti è riuscito a diventare "profeta in patria".