Sono giorni di telefoni che squillano e comunicazioni che si susseguono a Ovodda, dove la sindaca Ilenia Vacca deve fare i conti con due emergenze contemporaneamente: quella legata al maltempo e quella sanitaria. Mentre un importante focolaio si è sviluppato nelle scuole elementari e medie, infatti, il paese barbaricino è stato investito dalle perturbazioni che nei giorni scorsi hanno riportato la neve nel centro Sardegna.

CASE AL BUIO. Il gelo e i fiocchi hanno causato non pochi disagi ai cittadini. “Abbiamo una famiglia isolata da lunedì mattina in località Darghilìo, in un’abitazione poco al di fuori del centro abitato – spiega la prima cittadina a Sardegna Live –. Nonostante le numerose segnalazioni all’Enel, i nostri compaesani sono ancora senza corrente. Mi risulta peraltro che in questi giorni Enel Distribuzione avesse solo quattro operatori sul nostro territorio, dove disagi e situazioni di emergenza si sono verificate in diversi centri”.

La mancanza di energia elettrica ha interessato anche diverse abitazioni in periferia. “Alcuni cavi sono stati danneggiati dalla caduta degli alberi appesantiti dalla neve – racconta Ilenia Vacca – ma in quel caso chi di dovere dovrebbe essere già intervenuti per ripristinare il sistema, e l’allarme dovrebbe essere rientrato. Anche sulla SS 128, all’altezza della zona industriale, i rami degli alberi sporgono pericolosamente sulla carreggiata. Gli uomini dell’Anas sono passati con i mezzi per liberare una corsia, ma ancora i rami non sono stati rimossi. Devo ringraziare la popolazione ovoddese, che fortunatamente ha collaborato per ripristinare la viabilità”.

 EMERGENZA COVID. Ma quel che preoccupa maggiormente gli amministratori è la situazione legata al Covid. “I contagi stanno dilagando soprattutto nelle scuole – spiega la sindaca a Sardegna Live –. Ho già disposto la chiusura della scuola media e della terza elementare dove sono stai riscontrati dei focolai. I bambini positivi sono stati tutti segnalati ad Ats. Dopo di che ieri ho chiamato il mondo. Da Sorgono il direttore sanitario mi rimbalzava all’Igiene pubblica di Nuoro, i cui operatori mi hanno comunicato che da gennaio non hanno più competenza in materia. L’Usca, invece, mi ha comunicato la disponibilità a fare uno screening per la popolazione scolastica, dicendomi però che l’input deve partire dall’Igiene pubblica. Ieri ho provato anche a contattare per dieci volte il referente dell’Igiene pubblica nuorese con cui era stato messo in contatto tempo fa il preside della scuola di Ovodda, ma non ho ricevuto mai nessuna risposta. È vergognoso che dopo due anni ci sia ancora questa confusione generale. Le mamme ovviamente sono nel panico”.

Ilenia Vacca si è comunque rimboccata le maniche, coordinandosi con le altre autorità presenti sul territorio. “Il preside si è adoperato per mandare il tracciamento dei contatti avuti dai bambini contagiati all’Igiene pubblica. Se la situazione peggiora saremo costretti ad adottare ulteriori misure di contenimento, sono costantemente in contatto con dirigente scolastico, medici di base e pediatra. Abbiamo accesso al portale dove vengono caricati i casi accertati di positività, ma rispetto a quelli di cui siamo a conoscenza in via ufficiosa il dato non è assolutamente aggiornato. Dalla piattaforma risultano sei positivi a Ovodda, mentre io sono certa che siano almeno una quindicina".