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I manifestanti che negli Usa protestano contro l'uccisione dell'afroamericano George Floyd da parte della polizia hanno abbattuto la statua del presidente Jefferson Davis a Richmond, in Virginia. Poche ore prima erano stati distrutti nella stessa Richmond e a Boston due monumenti dedicati a un altro personaggio simbolo della storia degli Stati Uniti: Cristoforo Colombo. A Portsmouth i dimostranti hanno vandalizzato e portato via altre quattro statue di personaggi storici ritenuti razzisti.
La furia iconoclasta si diffonde anche in Europa. A Milano i dimostranti che da alcune settimane seguono l'ondata di proteste nata negli States chiedono che venga rimossa la statua di Indro Montanelli realizzata nel 2006 da Vito Tongiani per i giardini pubblici di via Manin.
Sul web, poi, è nato un dibattito fra gli utenti sardi che vorrebbero "spodestare" la statua di Carlo Felice dall'omonima piazza a Cagliari. Il monumento venne commissionata ad Andrea Galassi nel 1827 in onore del sovrano, che aveva voluto i lavori di realizzazione della Strada Reale per collegare Cagliari a Porto Torres (l'attuale SS 131, chiamata anche la "Carlo Felice"). Una questione che ha spaccato in due l'opinione pubblica. In tanti vedono nella statua l'icona di un tiranno senza scrupoli che ha calpestato i sardi e non merita di essere ricordato al pari degli altri Savoia. Altri riconoscono al monumento una dignità storica e vedono in esso un simbolo della "cagliaritanità", arredo imprescindibile di un luogo di incontro e passaggio che ha fatto da sfondo alle più importanti vicende cittadine degli ultimi secoli.