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"L'inchiesta per revenge porn di cui abbiamo letto sui giornali non riguarda assolutamente i nostri assistiti". Lo dicono gli avvocati Alessandro Vaccaro e Gennaro Velle che difendono rispettivamente Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, due degli indagati per stupro di gruppo - amici di Ciro Grillo - che sarebbe avvenuto in Costa Smeralda nel luglio 2019.
"La richiesta di rinvio a giudizio corrisponde agli avvisi di conclusione delle indagini preliminari, non poteva cambiare e non è cambiata. Peraltro il reato a luglio 2019 non era ancora in vigore". E aggiunge: "Abbiamo sempre detto e lo hanno detto a chiare lettere i ragazzi negli interrogatori che non hanno mai diffuso video o foto".
Ci sono inoltre "elementi che possono essere molto rilevanti" per la difesa "anche nel telefono delle ragazze che possono essere determinanti per le decisioni da assumere", aggiunge il legale di Corsiglia. Oggi la difesa ha chiesto la perizia tradotta di una chat audio tra la ragazza italo-norvegese e la sua amica norvegese, dopo il presunto stupro del luglio 2019.