Gli uomini della Guardia di finanza di Cagliari hanno sequestrato beni per un valore di oltre 2 milioni e mezzo di euro ai presunti complici di Graziano Mesina nell'ambito dell'inchiesta sul traffico di droga che proprio in Grazianeddu avrebbe avuto una delle maggiori figure di riferimento.

Il sequestro dei beni ha interessato Gino Milia di Fluminimaggiore e l'avvocato cagliaritano Corrado Altea, che lo scorso giugno vennerio arrestati assieme a Mesina su disposizione della Dda di Cagliari.

Durante la sua scalata criminale, hanno ricostruito gli inquirenti, Milia aveva accumulato grandi ricchezze investendo ingenti somme di denaro in attività commerciali e acquistando e rivendendo case, terreni, immobili vari.

Altea, invece, aveva accumulato un grosso debito nei confronti di Milia e lo aveva saldato cedendogli un negozio e una casa e aiutandolo a riciclare mezzo miliardo di vecchie lire.