Silvio Berlusconi e' stato assolto in appello al processo Ruby per entrambi i capi d'imputazione.

Per quanto riguarda la concussione, per i giudici "non sussiste", per la prostituzione invece "il fatto non costituisce reato".

 

Il primo articolo sull'inchiesta venne liquidato dai pm come "pettegolezzo". Era l'ottobre del 2010: oggi, dopo quasi 4 anni in appello Silvio Berlusconi è stato assolto sia dall'accusa di concussione che da quella di prostituzione minorile che in primo grado gli erano costate una condanna a sette anni.

Questa la cronologia dei fatti: - 26 ottobre 2010: Il 'Fatto Quotidiano' pubblica la notizia che Silvio Berlusconi è coinvolto in un'inchiesta con al centro una minorenne marocchina. Secca la smentita del capo della Procura di Milano, Edmondo Bruti Liberati: "Non ci occupiamo di pettegolezzi". -

14 gennaio 2011: Berlusconi riceve un invito a comparire firmato dai pm di Milano nel quale risulta indagato per concussione e prostituzione minorile. Secondo la Procura, ha compiuto "atti sessuali" con Ruby, quando era minorenne, tra il febbraio e il maggio 2010 "in cambio di denaro e altre utilita'" (prostituzione minorile) e ha telefonato la notte tra il 27 e il 28 maggio dello stesso anno in Questura per far affidare la giovane a Nicole Minetti (concussione).

Dal documento emerge che i pm chiederanno il giudizio immediato per il premier e che la sua iscrizione nel registro degli indagati risale al 21 dicembre 2010. I legali del leader del Pdl parlano di "gravissima intromissione nella vita privata del Presidente del Consiglio".