«La morte di una lavoratrice di un punto vendita della grande distribuzione di Brescia, oltre che rattristarci per la grave perdita di una madre di famiglia e di una collega, fa comprendere quanto sia esposto al rischio di contagio ogni lavoratrice ed ogni lavoratore che opera all’interno dei punti vendita» così il segretario generale della Fisascat-Cisl Davide Guarini ha commentato la notizia della morte della cassiera di un supermercato nella provincia lombarda.

«Le federazioni sindacali nazionali di categoria Cgil Cisl Uil – ha aggiunto il sindacalista - hanno reiteratamente chiesto al Governo ed alle Regioni di adottare provvedimenti coordinati al livello nazionale per ridurre l’orario di apertura delle attività commerciali».

«E’ necessario innalzare i livelli di guardia su dotazioni di dispositivi di protezione individuale dei lavoratori, distanziamenti interpersonali, modalità di afflusso della clientela» ha poi ribadito Guarini evidenziando che «occorre rendere i negozi luoghi sicuri per le lavoratrici e i lavoratori e per il flusso di clientela eccezionale di queste settimane». «Se non intervenissimo per tempo – ha concluso il sindacalista - la responsabilità della propagazione del contagio ricadrebbe su quanti avrebbero potuto decidere e non lo hanno fatto».