“Chiedo che vengano pesati i contenuti della politica linguistica regionale invece che il lapsus intercorso in un momento di concitazione durante un intervento in Aula”, dichiara l’assessore Claudia Firino a proposito della lingua catalana di Alghero erroneamente definita variante del sardo e a aggiunge: “Meno di un mese fa, inoltre, io stessa ho presentato al Alghero il progetto dello sportello linguistico ai fini del censimento degli insegnanti bilingue, per attivare un’efficiente politica linguistica nel mondo scolastico. Come risaputo, la politica linguistica punta in modo speciale sulle scuole e così abbiamo ritenuto di dover procedere anche con il catalano di Alghero”.

Intanto, però, le polemiche non si placano. Ad Alghero i consiglieri comunali di Forza Italia Michele Pais e Nunzio Camerada hanno presentato una iterrogazione sul tema da discutere nel prossimo consiglio comunale. Chiedono, infatti, una presa di posizione ufficiale del Sindaco di Alghero Mario Bruno.

Di seguito uno stralcio dell’interrogazione presentata.

"Rilevato che

 

-        Le affermazioni dell'Assessore regionale della cultura, che in aula ha dichiarato che la lingua Catalana è una variante della lingua sarda piuttosto che dell’idioma parlato in Catalogna. Considerazione antistorica che ha destato sorpresa e sconcerto nel mondo culturale locale determinando a catena le vibranti e proteste dei rappresentanti dei cittadini e delle Associazioni che promuovono con impegno e passione la salvaguardia e la valorizzazione della lingua.

 

-        la marginalità dell’azione politica del Presidente della Giunta Regionale Pigliaru e del centrosinistra rispetto all'esigenza di mettere in campo provvedimenti tendenti alla tutela e valorizzazione del Sardo e del Catalano;

 

-        il grave l’arretramento governativo certificato dal voto contrario del PD in Senato sull'emendamento che nel quadro della riforma della RAI prevedeva la possibilità di inserire anche la lingua sarda e catalana nelle trasmissioni radiotelevisive dell'isola.

 

Riconosciuto che:

-        la lingua rappresenta lo scrigno dell’identità storica, culturale, e sociale  di un  popolo;

 

-        l’art. 6 della Costituzione attribuisce alla Repubblica il compito di tutelare «con apposite norme le minoranze linguistiche».

 

 

Impegna il Sindaco ad intervenire in maniera vibrante

 

- presso il Presidente Pigliaru e l’Assessore regionale alla Cutura perchè venga chiarito l’equivoco derivante dalle parole dell’assessore riguardo la genesi del Catalano parlato ad Alghero e segua il giusto riconoscimento sull’origine della lingua; 

 

- presso i parlamentari sardi affinchè l’azione politica del governo sia  improntata in maniera più decisa verso il rispetto della norme di salvaguardia linguistica anche in ossequio alle politiche della Unione Europea nei confronti delle lingue regionali, in attuazione dell'art. 22 della Carta Europea dei Diritti Fondamentali”. 

 

Michele Pais

Nunzio Camerada"