La Confederazione italiana agricoltori Sardegna (Cia) lancia l'allarme cavallette , fenomeno che ogni anno causa danni e disagi nelle zone interne della Sardegna: " Nonostante appelli, mobilitazioni e proteste per il quinto anno consecutivo le aziende agricole del centro Sardegna, i cui territori sono completamente devastati dalle cavallette, si trovano impotenti e ridotti sull'orlo della disperazione ".

" È intollerabile, stante l'esperienza e le conoscenze acquisite, che non si sia ancora arrivati ​​all'eradicazione del problema delle cavallette. La Regione intervenga ristorando immediatamente i danni agli agricoltori, agli allevatori ea tutte le categorie economiche danneggiate", è l ' appello della Cia accompagnato dalla richiesta dei ristori dello scorso anno.

La Confederazione si rivolge anche alla Regione: " Le azioni messe in campo risultano a oggi essere insufficienti o inutili, nonostante le diverse grida d'allarme che in tempi non so chiedevano, oltre a una programmazione seria degli interventi e il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, anche forze e mezzi straordinari utili a fronteggiare il fenomeno ".

Nulla è stato fatto ea pagarne le spese sono ora le imprese agricole che dopo i tanti problemi legati ai costi di produzione e ai processi speculativi in ​​atto, sono ridotti alla totale disperazione e vedono pregiudicata la loro stessa esistenza a causa dell'assoluta assenza di una seria programmazione degli interventi necessari ", accusa l'associazione, che chiede alla Regione di supportare le aziende danneggiate: " Va affrontato e pagato con determinazione il problema dei ristori, per i quali la Regione deve intervenire con tempestività a risarcire i danni a tutti i soggetti, senza le solite lungaggini burocratiche ”.

"Siamo stanchi di rincorrere le emergenze, vogliamo avere la possibilità di continuare a lavorare nella nostra Isola, possibilmente garantendo un futuro anche ai nostri giovani", concludono i vertici di Cia Sardegna.