I Carabinieri l'hanno denominata operazione "Grande Fratello", gli 'attori' hanno un’età compresa tra i venti e i quaranta anni, su 14 arresti odierni, ben 11 sono i recidivi, pusher locali che, nonostante i precedenti blitz in altrettante operazioni di qualche anno fa tra Carabinieri e Questura non hanno cambiato tenore di vita.

E' stato facile riprendere il fiorente mercato di vendita, avevano forzato i sigilli delle abitazioni comunali poste sotto sequestro e ripreso tranquillamente a vendere droga: eroina per i tossici dell’hinterland e della zona e cocaina per coloro che potevano spendere centinaia di euro in più.

Rammarica e mette in allarme il fatto che alcuni di essi (pusher e vedette), fossero minorenni all’epoca dei fatti legati al filone giudiziario del 2014 e conclusosi proprio poche ore fa. 

IL BLITZ: FIUME DI DENARO E DROGA. All’alba i militari dell’Arma sono tornati a Is Mirrionis, per infierire un ennesimo colpo duro all’azione criminosa: perquisizioni, controlli a tappeto, tra le cantine piene di sporcizia e degrado e gli appartamenti ai piani superiori.

Almeno una quarantina gli alloggi ispezionati, ancora una volta dove cocaina ed eroina, soldi e bilancini di precisione sono saltati fuori come “caramelle”. Dai cento euro in su la “paghetta” spettante a chi smerciava, poi c’erano le vedette, i corrieri e chi deteneva la merce preziosa: luce riflessa che contestualmente aveva maggiore indicazione di “bella vita” con i viaggi, la frequentazioni di centri estetici e per massaggi, hotel di lusso, auto e gioielli. Un castello di sabbia per ora abbattuto, anche se per i Carabinieri si tratta solo di un inizio e di un proseguo di un lungo percorso investigativo legato al pressing antidroga. 

TOSSICODIPENDENTI. Incarichi e ruoli ben precisi, (tra vedette e venditori), più di trecento attività di vendita giornaliere, richiesta dei vicini di casa di aiuto per porre fine ad un supermarket della droga. In questi anni l’attività investigativa dei militari dell’Arma si è concentrata soprattutto sul viavai spaventoso di tossicodipendenti che, una volta acquistata l’eroina a pochi euro, si nascondevano tra i vialetti dell’ospedale Santissima Trinità poco distante, lasciando un tappeto di siringhe sporche ovunque, con furti e aggressioni persino all’interno dei reparti e del pronto soccorso. Poi, il malessere sociale creato all’interno di quel condominio a Is Mirrionis, oggetto tra l’altro da parte del Comune, di imponenti lavori di ristrutturazione delle facciate esterne: sarà ora in discussione tra le forze dell’ordine e l’amministrazione comunale, rivedere l’assegnazione degli alloggi popolari, alcuni dei quali occupati dagli spacciatori di droga. Per ora una cosa è certa, un duro colpo all’organizzazione è stato impartito, il risveglio all’alba da parte degli uomini in divisa è stato l’esempio della risposta delle Istituzioni alla gente onesta che abita in quel contesto.