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“Cagliari mi sta a cuore”: con questo slogan Paolo Truzzu si candidava a governare la città di Cagliari nelle elezioni comunali del 16 giugno 2019. È trascorso esattamente un anno dall’insediamento della nuova Giunta, e le consigliere e i consiglieri del centrosinistra in Consiglio comunale e nella Municipalità di Pirri fanno i conti con l'amministrazione di centrodestra.
Dalla A di Aliga alla Z, passando per C di Cultura, F di Famiglie, I di Istruzione, M di Mobilità, e poi Sport, Lavori Pubblici, Diritti, Edilizia, Qualità della Vita, Turismo e tutti gli altri temi di rilevanza per la città: in queste ultime settimane i consiglieri e le consigliere dei Progressisti, Partito Democratico, Progetto Comune per Cagliari e Sinistra per Cagliari hanno raccontato sui social "L'alfabeto delle promesse mancate, un anno di centrodestra a Cagliari", bilancio dei dodici mesi della Giunta Truzzu.
Un attacco all'amministrazione Truzzu su tutti i fronti: dalla mancata risoluzione del problema dei rifiuti, con cui hanno cavalcato la campagna elettorale, dalla totale assenza di progettazione per il prossimo settennio di fondi europei, allo stop dei cantieri di opere pubbliche, dalla chiusura di siti archeologici e monumenti alla mancata riapertura degli impianti sportivi dopo l'emergenza sanitaria.
"La cosa che più ci colpisce e ci delude è che, oltre a una evidente incapacità di visione e programmazione, il centrodestra non è neanche in grado di raccogliere i frutti del lavoro della precedente amministrazione. Appena insediato, il sindaco aveva aperto i lavori del comitato di sorveglianza del Pon Città Metropolitane, il programma nazionale con cui abbiamo ottenuto oltre 40 milioni di euro per snellire la burocrazia, completare le piste ciclabili e il bikesharing, migliorare l’illuminazione pubblica, attivare l’agenzia sociale per la casa. Sindaco e assessori avevano da subito partecipato alla presentazione di lavori e opere finanziati dalla Giunta Zedda come la ricostruzione dell'asilo di Sant'Elia, il ponte ciclopedonale sul canale di San Bartolomeo, i campi sportivi di via del Sole, il progetto Iti Is Mirrionis da 15 milioni di euro, il progetto per la mobilità sostenibile Svolta, le azioni a supporto della raccolta dei rifiuti (isole ecologiche, corriera ecologica, vigilanza ed ecocentro). Oggi sono tante le opere da completare e pronte a partire, ma tutto tace. Anche in era Covid-19, nonostante la nostra costante collaborazione, tutto si è fermato o è andato estremamente a rilento soprattutto nei servizi rivolti alle persone più bisognose di supporto".
Gli strumenti di pianificazione predisposti e pronti per essere approvati definitivamente, sottolineano ancora gli esponenti del centrosinistra, dal piano particolareggiato per il centro storico al centro velico di Marina Piccola, dal Piano Urbanistico allo stadio, per consentire una nuova stagione di sviluppo sono ancora al palo e non si vede nessun nuovo atto di pianificazione all’orizzonte.
"A Cagliari, come in tutta Italia, la vita sta tornando pian piano alla normalità, ma le nostre società e associazioni sportive non possono riprendere le loro attività per il totale disinteresse della giunta. A fine aprile 2020 Cagliari veniva definita 'La città dove la ripartenza può essere più facile' dal network mondiale Ernst & Young, ma non ci sembra che il sindaco stia approfittando di questo vantaggio. Nonostante le prescrizioni anticontagio siano ancora in vigore sono insufficienti i controlli per far rispettare norme e distanziamento sociale, così come non risultano efficaci le azioni per scongiurare l’abbandono dei rifiuti e per verificare il rispetto del codice della strada. Non è stata avviata nessuna campagna di promozione turistica, ma forse, in fondo, è meglio risparmiare ai turisti la visita di una città tempestata di rifiuti e transenne".
Bilancio complessivo? "Il sindaco in una recente intervista si è dato un voto di 6+, per noi l'amministrazione di centrodestra non deve neanche essere rimandata a settembre: merita una bocciatura totale".