Da giorni il Centro vaccinazioni di Sestu si presenta così. Centinaia di persone che costrette ad alzarsi anche dalle quattro del mattino per avere un certificato. È inaccettabile che questo possa accadere in un paese civile. Ore di file anche sotto la pioggia, giornate di lavoro perse (per chi il lavoro ce l’ha), una pressione enorme sugli operatori del Centro vaccini, che devono anche affrontare le legittime proteste dei cittadini. 

IL CASO ASSURDO. La denuncia è del consigliere regionale dei Riformatori, Michele Cossa: “Tutto per un banale certificato – dice Cossa - un problema che si sarebbe potuto risolvere molto facilmente attraverso uno scambio di elenchi tra scuole e Azienda sanitaria. Invece no. Troppo banale. E poi perché semplificare la vita dei cittadini? Meglio infliggere loro un supplemento di pena costringendoli a perdere ore di vita che nessuno restituirà o risarcirà. Oggi ho presentato una interrogazione urgente agli assessori alla sanità e alla Pubblica istruzione perché agiscano sull’ATS e la Direzione scolastica regionale per trovare una soluzione immediata per evitare che scattino le sanzioni nei confronti di cittadini la cui unica colpa è quella di aver fatto vaccinare i propri figli”.