Il gruppo di Centrosinistra di Cagliari lancia un appello all’amministrazione guidata dal sindaco Paolo Truzzu. 

“L'apertura alle auto nel corso Vittorio Emanuele, di via Manno e di via Garibaldi sta per diventare realtà. Proprio ora che il Consiglio comunale ha deciso di ampliare le zone pedonali e le zone 30 in tutta la città per concedere maggiori spazi alle attività produttive, garantire la sicurezza e arginare gli effetti della crisi per l'emergenza Coronavirus, la giunta di centrodestra decide di fare un tuffo nel passato”, si legge nella nota. 

Questo inverno insieme a tutto il centrosinistra in Consiglio comunale avevano lanciato un allarme: dopo anni di pedonalizzazione, il 4 dicembre scorso la giunta Truzzu aveva approvato una delibera per consentire tra le 8 e le 10 di tutti i giorni (feriali e festivi) l'accesso, la circolazione e la sosta dei veicoli dei residenti, dei commercianti e di quelli per il trasporto e la consegna delle merci in via Garibaldi, via Manno e nel Corso Vittorio Emanuele.

“Il 13 febbraio è stata emessa l'ordinanza che rendeva operativi gli indirizzi della giunta. La settimana prossima ne sarà ripubblicata, con qualche ritocco, una nuova. 

Perché le nuove disposizioni diventino efficaci manca ancora l'installazione dei nuovi cartelli e di alcune telecamere. Poi le quattro ruote avranno nuovamente libero accesso in alcune delle strade rifiorite dopo anni di abbandono. I primi segnali di queste scelte sono stati una sorpresa per i bar, che nelle nuove concessioni di suolo pubblico hanno trovato il divieto di mettere fuori i tavoli per le colazioni”, affermano gli esponenti del centrosinistra.

 

“Noi – proseguono - temiamo ancora che le due ore consentite al mattino diventino, di fatto, un sistema per rivedere le auto circolare a tutte le ore. Rilanciamo ancora la petizione di dicembre che ha già raccolto quasi seimila adesioni. E chiediamo ancora ai nostri amministratori di centrodestra di rivedere questa scelta: in un momento come questo, in cui i ristoratori sono costretti a dimezzare i posti per la clientela a causa delle nuove regole sul distanziamento imposte dall'emergenza coronavirus, sarebbe profondamente ingiusto dare più spazio alle esigenze di pochi e penalizzare le attività produttive del centro e la libera e sicura circolazione delle persone nelle strade del centro”.