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Un successo di pubblico e di vendite: il bilancio conclusivo della 61esima Fiera dell’artigianato artistico della Sardegna conferma le aspettative della vigilia.
In totale gli ingressi – dal 22 luglio al 18 settembre – sono stati 11.762, per un incasso dai biglietti pari a 36.646 euro. Il fatturato per i prodotti venduti è stato di 239.541 euro: quasi 28 mila gli incassi per l’agroalimentare, 11.545 euro per le vendite della Libreria Pro Loco.
“Non possiamo che essere soddisfatti – commenta, a nome dell’amministrazione comunale, l’assessore alle Attività produttive, Francesco Serrenti -, il bilancio conclusivo va oltre le nostre più ottimistiche aspettative. Il fatturato totale della Fiera di quest’anno supera i 315mila euro, abbiamo avuto riscontri positivi da parte dei visitatori sin dai primi giorni di apertura e anche gli espositori portano a casa risultati importanti. Ringraziamo tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato – aggiunge l’assessore -, dai ragazzi dell’accoglienza alla macchina comunale, agli organizzatori degli eventi che hanno accompagnato la Fiera. Ora ci rimettiamo in moto per l’edizione del 2023”.
Anche per Marcello Muru, direttore artistico dell’esposizione, “i dati ci confermano che i visitatori hanno capito il messaggio che volevamo lanciare e apprezzato le scelte ecogreen e dell’allestimento. Abbiamo voluto incentrare tutto sul prodotto artigianale artistico, anche visivamente, e adesso possiamo dire che è stato il grande protagonista, come confermano le vendite”.
Sono stati 101 gli artigiani che per quasi due mesi hanno esposto i loro prodotti – per lo più pezzi unici e molti creati proprio per la Fiera di Mogoro - negli oltre 2500 metri quadri del grande e moderno edificio di piazza Martiri della Libertà: 32 per la ceramica, 21 tessuti e tessitura, 15 l’oreficeria, 11 il legno e poi vetro, ricamo, intreccio, coltelleria, pelletteria, marmo, metalli e agroalimentare.