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Può dirsi finalmente conclusa l'emergenza idrica che ha interessato, nei giorni scorsi, il Comune di Siligo. Nella giornata di ieri (6 agosto), il Sindaco Mario Sassu ha firmato l'ordinanza di revoca dell'ordinanza del 29 luglio scorso che aveva come oggetto “Emergenza idrica. Divieto di utilizzo dell'acqua proveniente dalle autobotti della Protezione civile, per usi diversi da quello alimentare domestico e potabile, con l'attivazione del C.O.C. (Centro Operativo Comunale).
Un disagio durato 72 ore a causa, si legge nel documento, «della rottura della pompa sommersa nel pozzo comunale in località “Pori”». L'Amministrazione comunale e la Siel, il gestore del Servizio integrato de Comune, si sono immediatamente attivati per risolvere, nel più breve tempo possibile, il problema. Tra il 30 e il 31 luglio, il comune aveva immesso nella rete 112mila litri d'acqua (16 autobotti da 7mila litri ciascuna). Inoltre, era stato attivato un pozzo di emergenza sito in località Funtana Pinta.
6mila litri d'acqua sono serviti, invece, per approvvigionare la casa di riposo “Corda-Ladu”. Alle 19.57 dell'1 agosto, veniva comunicato che alle 17.50 dello stesso giorno, erano stati portati a termine i lavori per la sostituzione del motore della pompa del pozzo.
Inoltre, un ulteriore scotta d'acqua era stata garantita dall'arrivo di altre 5 autobotti che erano stati immessi in parte nella rete, in parte alla casa di riposo e in parte alla Caserma dei carabinieri. Il 2 agosto la comunicazione della Siel con la quale, si legge nell'ordinanza di revoca, «con la quale si conferma la realizzazione degli interventi necessari, ed il totale ripristino della funzionalità dell'impianto e dell'erogazione dell'acqua».
Il Comune ha anche reso noti i numeri dell'emergenza: 140mila litri d'acqua in rete, 6mila 500 destinati a obiettivi sensibili e il 75% della popolazione approvvigionata almeno in via di emergenza. Il Sindaco Sassu ha annunciato che sarà pubblicata un'ulteriore ordinanza per evitare lo spreco dell'acqua.