È il corto “Màtria” del regista spagnolo Alvaro Gago, il vincitore della tredicesima edizione del “Sardinia Film Festival”. Una rassegna 2018 che si è chiusa con un bilancio più che positivo, con cinque comuni (Villanova Monteleone, Alghero, Bosa, Stintino e Sassari), che hanno creduto fortemente in questo progetto.

Un focus, quello sulla Russia, che porterà il prossimo il festival in tour tra Mosca e San Pietroburgo. La cerimonia di chiusura, che si è tenuta venerdì 13 luglio a Palazzo di Città a Sassari, ha visto la consegna da parte presidente Angelo Tantaro, della Medaglia della presidenza del Senato allo scrittore Marcello Fois in rappresentanza del Festival letterario “L’isola delle storie” di Gavoi.

«Da 15 anni è esempio concreto – ha affermato Tantaro – di come la Cultura possa rappresentare un'importante risorsa per lo sviluppo del territorio». Tra gli altri meriti riconosciuti, quello di «aver promosso positivamente, oltre i confini dell’isola, l’idea di una Barbagia e di una Sardegna fuori dagli stereotipi, una Sardegna dove, nel nome della letteratura, si può fare cultura tra culture differenti».

«Per non avere turbamenti amministrativi la nostra unica possibilità è diventare sempre più eccellenti», ha dichiarato Fois. «Quindi puntare sulla qualità, che poi porta anche alla quantità. Ma dubitare della qualità troppo facile. Dobbiamo essere sempre più credibili per far sì che persone incredibili vengano da noi e ci seguano».

Il premio per la miglior fiction italiana è andato a “La faime va tout droit” di Giulia Canella mentre lo statunitense “Iron hands” di Cheng Johnson si è aggiudicato il premio come Migliore regia per le scuole di cinema over 18. Categoria dove la Menzione speciale è andata all’argentino “Clandestine” di Sofia Rocha.

La Targa UnipolSai young director 2018 è stata assegnata a Natalia Konchalowskji. Il Premio Villanova Monteleone al Miglior documentario italiano è stato conquistato da “Cinema grattacielo” di Marco Bertozzi. La Menzione speciale è andata a “Oltre il confine” di Federico Massa. Il Premio Giuria Giovani Villanova Monteleone è andato a “Il nome del padre” di Daniele Ceccarini e Mario Molinari.

Il corto della Federazione russa “The lake” di Daria Blokina si è portato a casa il premio comeiglior documentario internazionale. La menzione speciale è andata allo spagnolo “The fourth kingdom” di Adàn Aliaga.

Il Bosa Animation Award per la migliore animazione va al corto spagnolo “Bendito machine iv - carry on” di Jossie Malis. La Menzione speciale è per il sudcoreano “Where is my moon?” di Baek mi-Youg.

La medaglia del Presidente della Camera dei Deputati va a “Power Off” della scuola I.C. 70 Marino Santa Rosa – Napoli, regia di Mena Scilipano. La Sezione Video-Arte ha premiato l’argentino Pablo Radice per “Templanza!”. La Menzione Speciale se l’è portata a casa “The vertigo” dello spagnolo Fran Agullò. Il miglior Sperimentale è invece “Perehod (Transition)” di Denis Kurlaev della Federazione russa; Menzione speciale all’italiano “Ka” di Claudio Capanna.

Il Premio Diari di Cineclub è stato assegnato al documentario “The harvest” di Andrea Paco Mariani. La “Giuria ristretta maschile” ha premiato ex aequo “Stai sereno” di Daniele Stocchi e il belga “Fifo” di Sacha Ferbus e Jeremy Puffet.

La “Giuria ristretta femminile” ha assegnato il primo premio al cortometraggio “Black i am” per la regia dell’honduregna Laura Bermùdez e la menzione a “O vestido de Myriam” al brasiliano “O vestido de Miriam”.