Trentaquattro  anni compiuti da qualche giorno e un’immensa voglia di vivere. Di scoprire. Di sognare. Di libertà. 

 

Antonella scalava le montagne con la più forte delle sue abilità, il suo dolce sorriso.

Ogni vetta una soddisfazione per quella grande passione intrapresa da qualche anno e nata  nelle montagne del Trentino Alto Adige, dove durante la stagione invernale svolgeva la sua professione di cameriera.

Aveva coraggio Antonella. Aveva  l’audacia di correre il rischio per l’avventura che le aveva consentito di superare le sue paure, di incontrare ambienti impressionanti in compagnia dei suoi passi e del suo respiro, alla scoperta delle bellezze che erano fuori e dentro di lei.   

Documentava le sue scalate con suggestive immagini per condividere quel senso di equilibrio e serenità che il contatto con la natura le regalava. 

Rassicurava i suoi amici, perché in fondo il suo traguardo era semplice, si sporgeva a guardare il mondo dall’alto in basso con leggerezza.

Un famoso aforista scriveva che “In cima ad ogni vetta si è sull’orlo di un abisso” .

Oggi l’abisso è quel che resta.  Una vita interrotta. Il dramma. La fatalità. Il dolore di una famiglia e di quanti le hanno voluto bene.

Fai buon viaggio Antonella, ora scala le vette del Paradiso.

 

Intervento del CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) a Baunei (NU) a bordo dell’elicottero del 118 e con la squadra a terra di supporto al recupero di una escursionista deceduta. 

Si è concluso poco prima delle 12:30 l’intervento di recupero del corpo dell’escursionista caduta lungo il percorso di S’Iscala e Tasara, nel versante sinistro di Baccu Mudaloru. La Centrale Operativa del 118 alle 9:50 ha allertato l’eliambulanza del 118 di stanza a Olbia, con a bordo l’equipe medica e il tecnico di Elisoccorso del CNSAS della Sardegna, che si sono immediatamente diretti nell’area indicata, caratterizzata da terreno particolarmente impervio. 

La donna di Nugheddu Santa Vittoria, in escursione in compagnia di un amico, è caduta lungo un sentiero di S’Iscala e Tasara, precipitando per circa 60 metri. Giunto sul posto, l’elicottero ha individuato la donna sopra una piccola cengia del versante montuoso e ha verricellato il Tecnico del Soccorso Alpino insieme al medico del 118, che non ha potuto far altro che constatarne il decesso. 

Il corpo, che si trovava bloccato da un cespuglio sulla parete a circa 90 metri da terra, è stato recuperato con tecniche su corda particolarmente complesse per essere poi imbarcato sull’elicottero e trasportato nello spiazzo del Golgo, nei pressi della chiesa di San Pietro dove l’attendevano i mezzi a terra. 

Fondamentale il supporto della squadra a terra del Soccorso Alpino che si trovava a Baunei per una esercitazione speleologica con il Centro di Coordinamento Mobile, un mezzo di soccorso all’avanguardia nell’ambito della geolocalizzazione, che ha facilitato il ritrovamento della donna con una maggiore precisione delle coordinate. 

Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri della Stazione di Baunei e l’ambulanza di Baunei. 

L’intervento si è concluso intorno alle 12:15 con la consegna della salma.