"Dopo cinque anni vissuti da imputato, pur essendo totalmente innocente, sono stato assolto per l’insussistenza del fatto che mi era stato contestato", inizia così il commento dell'esponente di Forza Italia Salvatore Cicu in riferimento all'assoluzione dall'accusa di riciclaggio dopo anni di indagini e udienze. L'ex sottosegretario ed europarlamentare azzurro era stato coinvolto nell'inchiesta insieme all'ex sindaco di Sestu Luciano Taccori e al consigliere dello stesso comune Paolo Cau, oltre che a una lunga lista di imprenditori campani. 

"Da avvocato - scrive Cicu sul suo profilo Facebook -, ho sempre creduto nella giustizia e la giustizia si è dimostrata seria e credibile, seppur con la lentezza dei tempi che tutti conosciamo. Dal punto di vista umano la soddisfazione per l’assoluzione è enorme, perché per anni ho dovuto portare sulla mie spalle il fardello di una accusa che ha tentato di delegittimarmi e di infangare la mia reputazione; un peso che è ricaduto anche sulla mia famiglia, sui miei amici, sulle tante persone che mi vogliono bene e che hanno sempre creduto nella mia onestà".

E ancora: "Io sono ancora in piedi, ma quanti imputati, nonostante siano stati poi riconosciuti innocenti, sono stati invece rovinati per sempre nella vita personale e professionale, sono caduti sotto i colpi di un giustizialismo cieco e perverso o per gli sbagli dei Pm che però non pagano mai per i loro errori? Io non ho mai cercato la prescrizione, anzi, ho sempre chiesto di anticipare il processo perché io credo nella giustizia e ne sono uscito a testa alta. Eppure, il senatore del M5S Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare antimafia, non esitò ad additarmi come un ‘impresentabile’ durante l’ultima campagna elettorale per le europee, senza neppure aspettare l’esito del primo grado di giudizio. Forse adesso proverà vergogna, o almeno un po’ di imbarazzo".

"Quelli che non credono nella giustizia sono proprio i moralisti e i giustizialisti - conclude il forzista -, che emettono verdetti prima ancora che arrivino le sentenze dei tribunali nei tre gradi di giudizio, come prescrive la Costituzione. Ho subito un danno ed un torto enormi ma nessuno mi risarcirà di tutto ciò, ma almeno spero che in Italia, per il bene di tutti i cittadini, il garantismo possa riaffermarsi nuovamente e prevalere contro i nemici della libertà e del diritto".