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Wu Xiaobo, il commerciante cinese, di 39 anni, che ieri mattina nella loro casa di Orosei ha ucciso la moglie Xia Lingfen, di 32 anni, con dieci colpi d'ascia, decapitandola, ha lasciato l'ospedale ed è ora rinchiuso nel carcere nuorese di Badu 'e Carros, dove è stato portato poco prima di mezzanotte.
Dopo aver ucciso la donna, l'uomo ha tentato il suicidio tagliandosi le vene con un coltello da cucina ed è stato ricoverato nell'ospedale San Francesco di Nuoro. I tagli, però, erano superficiali e l'uomo già in serata stava meglio, per questo è stato dimesso e portato in carcere.
Il commerciante dovrà ora spiegare il motivo di tanta ferocia nei confronti della moglie, anche lei commerciante, e lo farà probabilmente davanti al Gip nell'interrogatorio di garanzia per la convalida dell'arresto. Mentre il cadavere della donna si trova nella camera mortuaria del San Francesco in attesa dell'autopsia che sarà effettuata dal medico legale, Vindice Mingioni, probabilmente in giornata.
I carabinieri della Compagnia di Siniscola e del Comando provinciale di Nuoro che effettuano le indagini, coordinati dal magistrato Andrea Schirra, cercano di scandagliare gli ultimi giorni di vita della coppia anche attraverso le testimonianze di loro connazionali che vivono a Orosei dove i due coniugi hanno un negozio e soprattutto parlando con la loro collaboratrice che ieri mattina, non vedendoli arrivare in negozio, ha scoperto la tragedia.
I militari in queste ore si sono messi in contatto con i parenti della donna in Cina, dove la coppia ha anche due figli piccoli, tramite l'ambasciata italiana per capire se la salma dovrà essere rimpatriata o se verrà seppellita in Italia.