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«Il conferimento della cittadinanza onoraria alla Brigata Sassari è un atto di alto valore identitario, che rafforza il legame della città con la questa istituzione, che rafforza le funzioni di pace, di interposizione nelle situazioni di grave rischio, calmieratrice di probabili conflitti. Questo atto, inoltre, è un ringraziamento per la funzione svolta in tempo di pace dai nostri militari, molti dei quali hanno anche perso la vita».
Sono le parole del sindaco di Sassari Nicola Sanna che questa mattina, durante la seduta del consiglio comunale, ha presentato la pratica relativa al conferimento della cittadinanza onoraria alla Brigata Sassari. Conferimento che avverrà poi il 27 febbraio prossimo alla caserma Gonzaga, in occasione delle celebrazioni del centenario della Grande Guerra e dei cento anni della Brigata sassarese.
«Si tratta di una commemorazione, quella del centenario della prima guerra mondiale – ha detto il primo cittadino – che deve essere vista nell'ottica di un monito per le generazioni future, affinché vengano evitati tutti i conflitti armati».
Ecco allora che conferire la cittadinanza onoraria alla Brigata Sassari vuole essere, da una parte, un ricordo della fierezza, dell'onore dei sardi, della capacità dei sardi di saper reagire ai momenti di straordinaria difficoltà, con l'assoluta capacità. Dall'altra, è il riconoscimento di un legame ormai indissolubile tra la città di Sassari e la sua Brigata.
Per il sindaco di Sassari è necessario che, a cent'anni dalla prima guerra mondiale, Sassari e le nuove generazioni prendano coscienza di una storia che può sembrare lontana, ma che non lo è.
La proposta del sindaco ha ottenuto il consenso dei gruppi di maggioranza e dell'opposizione del consiglio ed è stata approvata a maggioranza.