"E' una vendetta da parte di una ragazza che ho allontanato dal campo perché non rispettava le regole. L'ho aiutata finché ho potuto, poi i suoi comportamenti non erano più adeguati a quelle che sono le regole ferree di un'atleta". Si difende con queste parole il coach nuorese di pallamano Roberto Deiana, per cui il pm Giorgio Bocciarelli ha chiesto il rinvio a giudizio per l'accusa di abusi sessuali nei confronti di due atlete minorenni.

Ieri l'allenatore ha incontrato anche "Sono il Roberto che avete sempre conosciuto - ha affermato l'allenatore in un incontro con i genitori dei ragazzi dell'Handball club nuorese, circa 100 atleti -. Mi difenderò in sede legale perché voglio uscirne pulito come pulita è la mia coscienza".

 

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