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“La Regione deve rompere i silos e favorire le programmazioni di filiere. I comparti stagni indeboliscono la nostra agricoltura: penalizzano innanzitutto gli estremi, produttore e consumatore, e quindi la Sardegna”.
È questo l’appello lanciato ieri da Coldiretti Sardegna al nuovo governatore Christian Solinas (assente ieri all’assemblea per motivi di malattia) edal vice premier Matteo Salvini presente in fiera a Cagliari insieme a 5mila agricoltori, pastori e allevatori.
Nel corso dell’assemblea è stato anche rimarcato come il prodotto interno lordo vendibile agroalimentare in Lombardia e Veneto è di 6 miliardi di euro, in Sardegna siamo fermi a 1,4 miliardi ma ci sono ampi margini di crescita.
Per questo Coldiretti Sardegna ha proposto uno sviluppo di filiera, garantendo i giusti pesi, il valore economico e la crescita sociale a tutti gli attori, dal campo alla tavola con l’obiettivo di creare elementi comuni di funzionamento, come il prezzo garantito che consenta ai produttori agricoli di poter programmare per più annualità.
“Lo abbiamo sperimentato con successo con Biraghi – ha sottolineato Leonardo Salis, presidente di Coldiretti Nuoro Ogliastra - Un lavoro di squadra che garantisce crescita e sviluppo non solo economico, ma anche culturale e sociale oppure con il progetto di filiera Bovini al sud dove si valorizzano i prodotti made in Italy mettendo assieme diversi settori e garantendo al consumatore finale un prodotto nato, allevato e nutrito con prodotti made in Italy”.
Coldiretti Sardegna sta portando avanti con successo anche altri progetti di fileira, come uno sulle mense scolastiche con un accordo tra Campagna Amica e la Corisar di Cagliari che garantisce prodotti freschi, sicuri e km 0 a 9 mila bambini del sud Sardegna.