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Si terrà sabato 28 luglio dalle ore 19, la visita guidata targata Italtours con la web community Sardegna Sotterranea e il Circolo speleologico alla scoperta dei segreti del Colle San Michele a Cagliari, con l’apertura straordinaria di grandi gallerie scavate nella roccia.
La passeggiata tra sopra e sotto, prevede l’illustrazione storica del colle, i racconti sul suo vetusto castello, con una passeggiata che si snoderà anche nei tunnel-caserma militari nel buio di Cagliari Sotterranea. L’evento, dato il notevole interesse, sarà a numero chiuso. Info: 3398001616 (Marcello Polastri), via web sul sito http://www.sardegnasotterranea.org
Un passaggio segreto lungo mezzo chilometro, dotato di una formidabile scalinata, di passaggi laterali per far fuoco sugli eventuali nemici. Ma anche di sale operative, un dormitorio, i servizi igienici. Come mai? Perché quest’opera formidabile?
Sotto la roccia, a 60 metri, erano infatti all’opera, ancora nel 1950, i militari ed anche i minatori che sventravano la terra per ricavarci stanze ed altre cose segrete.
“Il tunnel – osserva Marcello Polastri, fondatore di Sardegna Sotterraena - era accessibile sia da innamorata pertugio ricavato sul ciglio di via Cinquini, sia da una cava ai piedi del castello de Santu Miali. Insomma nella parte opposta del colle, bucato e trapassato da un capo all’altro.
Progettato nel 1950 circa doveva diventare una stazione radio segreta della Marina ed invece, questo sogno, si è infranto con l’abbandono dei lavori più o meno nel 1960. Si tratta di una galleria alta3 metried all’incirca altrettanto larga. Da ragazzini, alla fine del 1990 quando il suo ingresso situato in via Sirai era ancora spalancato, la battezzammo la grotta dei 200 scalini.
Chiusa e quasi dimenticata per decenni, da più di mezzo secolo, questa galleria presenta il suo accesso in via Cinquini e l’uscita in una cava alle spalle del Castello di San Michele. Nel primo caso, il varco principale antistante la fermata dell’autobus CTM, è stato dotato di un robusto portone, nel secondo caso, l’uscita del tunnel nella parte opposta della montagna, è impedita da una frana.
La cavità sotterranea è stata per generazioni di giovani - una sorta di parco giochi oscuro ed avventuroso. Un luogo irto di ostacoli: al suo interno, nelle stanze adibite a servizi igienici dotati anche di docce, gente senza scrupoli ha abbandonato scocche di motorini di origine non identificata.
In compenso un tunnel rivestito con del cemento armato, con le sue stanze segrete, un pozzo ascendente, passaggi laterali dotati di feritoie per “freddare”, in caso di necessità, eventuali nemici. Un tunnel da conoscere, perché offre un bell’esempio di architettura militare legata alle radio-comunicazioni.