Nelle prime ore di oggi i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Sassari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dall’Ufficio del G.I.P. del Tribunale di Sassari, su richiesta della stessa Procura, nei confronti di 17 indagati che, a vario titolo e in concorso tra loro, sono ritenuti responsabili di produzione, coltivazione, traffico, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti.

L’indagine, hanno spiegato i Carabinieri nel corso di un’apposita conferenza stampa, denominata “Green Thumb”, è stata avviata il 9 aprile 2017 quando ad Alà dei Sardi, all’interno di un bar, per futili motivi era stato ucciso con due colpi di pistola il 47enne Pietro Nieddu. Alcune ore dopo il delitto, sempre come hanno riferito dai militari, grazie all’opera di mediazione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Ozieri, si era costituito l’autore dell’omicidio, il 27enne Antonio Baltolu. Nel corso delle indagini, tra la fine di aprile e i primi di maggio erano emerse sospette attività illecite da parte di alcuni parenti dell’autore di quel delitto. Con numerosi servizi di osservazione, pedinamento e controllo erano stati documentati diversi incontri clandestini tra alcuni individui, le loro trattative ed i loro contatti.

Le indagini avrebbero dimostrato che il centro nevralgico dell’organizzazione del traffico di ingenti quantitativi di droga era gestito in Alà dei Sardi da personaggi del luogo, a loro volta in contatto con numerosi soggetti abitanti a Olbia; questi ultimi, come riferito dai militari, avevano messo in piedi una fittissima rete di traffico e di spaccio che, soprattutto nel periodo estivo e in concomitanza con la maggiore presenza di turisti, era in grado di rifornire moltissimi locali e strutture ricettive non solo della Costa Smeralda ma più diffusamente di tutto il nord-est della regione.

Durante le indagini, tra agosto e settembre 2017 i militari del Nucleo Investigativo avevano anche sequestrato due vastissime piantagioni di marijuana e arrestato quattro persone, hanno ricordato i Carabinieri. Il 21 agosto 2017, dopo prolungati e complessi servizi di osservazione nelle campagne tra Monti e Berchidda, con la collaborazione dello Squadrone Eliportato Cacciatori Sardegna e del Reparto Territoriale di Olbia veniva sequestrata una fra le più vaste piantagioni di cannabis sativa mai rinvenute nell’isola, ben 4887 piante, e arrestati in flagranza, mentre vigilavano e si prendevano cura delle piante, il 40enne olbiese Giovanni Zarra e il pregiudicato 30enne di Onanì Giovanni Canale. A seguito di tale rinvenimento, tutto il complesso e costoso impianto di pompaggio e di irrigazione, compresi gli 8 chilometri di tubature con annessi raccordi, veniva sequestrato e reso inefficiente. La marijuana era stata estirpata e, previo campionamento, distrutta. Il ricavato dalle cessioni illecite dello stupefacente, quantificato in diversi quintali, è stato stimato in circa 15 milioni di euro.

Nel corso di successivi accertamenti, hanno continuato a spiegare i Carabinieri, e di ulteriori e prolungati servizi di osservazione nella stessa area, i militari del Nucleo Investigativo Provinciale, stavolta con la collaborazione dei Carabinieri Forestali del Centro Anticrimine Natura NIPAAF distaccato ad Alghero, il successivo 7 settembre 2017 avevano sequestrato un’altra enorme piantagione di marijuana, 2.534 piante, e arrestato l’allevatore 34enne di Nule Fortunato Dessena e il macellaio olbiese ma residente a Padru Quirico Chessa di 30 anni, mentre innaffiavano e curavano la coltivazione.

L’operazione odierna, nel suo complesso, avrebbe dunque consentito di interrompere un ingente e altamente remunerativo flusso di stupefacenti destinato soprattutto ai giovani. Con il provvedimento restrittivo odierno è stata disposta la custodia cautelare in carcere per:

1. BALTOLU Lucio, 57 anni, nullafacente, originario di Alà dei Sardi già residente a Olbia, al quale è stata notificata l’ordinanza nel carcere di Cagliari-Uta dove si trova detenuto per altra causa;

2. BACCIU Quirico Antonio, anni 29, ozierese residente a Buddusò, commerciante;

3. BALTOLU Salvatore, 58 anni, di Alà dei Sardi, allevatore;

4. DAVOLI Fortunato Helton, 38 anni, nativo di Ozieri e residente a Olbia, nullafacente;

5. DEIANA Mirko, 33 anni, di Olbia, nullafacente; 

6. MELIS Antonello, 43 anni originario di Lanusei, residente a Loiri Porto San Paolo, Vigile del Fuoco;

7. MONTESU Bachisio, 47 anni di Orune (NU), residente a Monti, allevatore;

8. PETROVIC Dusan, 29 anni, nato a Roma e residente a Olbia, cameriere;

9. USAI Luigi, 41 anni, di Alà dei Sardi, commerciante;

10. ZARRA Gesuino, 66 anni, nativo di Buddusò e residente a Olbia, allevatore; 

e quella degli arresti domiciliari per:

11. CANU Giovanni, 40 anni, di Buddusò, commerciante;

12. CASTELLETTA Marco, 29 anni, nativo di Borgomanero (NO) e residente a Olbia, commerciante;

13. CASTELLETTA Massimiliano, 34 anni, nativo di Borgomanero residente a Olbiacommerciante;

14. CORSI Antonio Sebastiano, 59 anni, di Nuoro, nullafacente;

 

15. GARAU Oscar Raffaele A, 54 anni, di Iglesias (CA), residente a S. Teresa Gallura, skipper;

 

16. MASCIA Gabriele, 60 anni, originario di Cagliari e residente a Nuoro,

commerciante;

 

17. PETROVIC Natascia, 30 anni, nativa di Bari e residente a Olbia, cameriera.

 

Il blitz di questa mattina è avvenuto sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Sassari che ha diretto l’intera attività investigativa. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Sassari hanno agito in collaborazione con il 10° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Olbia Vena Fiorita, lo Squadrone Eliportato Cacciatori Sardegna, due unità cinofile per la ricerca di armi, esplosivo e droga, i Comandi Provinciali dei Carabinieri di Cagliari e Nuoro, i Reparto Territoriale Carabinieri di Olbia e le Compagnie Carabinieri di Ozieri, Tempio Pausania, Macomer, Sassari, Bono, Alghero e Porto Torres.