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Adeguamento del Porto Canale per la prima fase della Zona Franca; adozione del Piano dell’Organico dei lavoratori e delle imprese dei Porti di Sistema; regolamento sulle concessioni e canoni relativi alle aree demaniali di competenza dell’AdSP; nuova Pianta Organica dell’Ente.
Sono quattro dei 13 punti discussi giovedì 20 dicembre nel corso della seduta del Comitato di Gestione che ha chiuso un 2018 contrassegnato da un’attività consistente, propedeutica ad un 2019 che si annuncia ricco di sfide.
Già a partire dal rilancio del Porto Canale, con l’approvazione dell’Adeguamento Tecnico Funzionale al Piano Regolatore Portuale. Variante di pianificazione che consentirà, attraverso la rimodulazione della destinazione degli spazi retrostanti al Terminal Container, l’operatività della prima fase della Zona Franca.
Nello specifico, è stata individuata un’area dal PRP per consentire l’ampliamento del terminale contenitori, verrà riclassificata e delimitata per ospitare due palazzine (una per gli operatori e l’altra per le attività doganali) e tutte le infrastrutture idriche, elettriche e telematiche in funzione delle attività che opereranno in regime di fiscalità agevolata.
Approvazione del Piano dell’Organico dei Lavoratori dei Porti di Sistema che permetterà il miglioramento dell’operatività degli scali. Per quanto riguarda l’amministrazione del Demanio Marittimo, il Comitato di Gestione ha approvato il nuovo “Regolamento d’uso delle aree demaniali ricadenti nella circoscrizione dell’AdSP”. Documento teso ad armonizzare, in ottica di sistema, le procedure di rilascio delle concessioni e di riscossione dei relativi canoni con l’acquisizione, a chiusura dell’iter, dei pareri degli Enti competenti tramite SUAPE telematico regionale. Per quanto attiene alla riscossione, lo stesso regolamento introduce un’armonizzazione degli importi dei canoni per tutte le concessioni demaniali che rientrano nelle aree di competenza dell’AdSP.
Sia il regolamento d’uso che il regolamento canoni entreranno in vigore nel gennaio 2020. Sempre in tema di operatività dell’Ente, il Comitato di Gestione, con parere favorevole, ha suggellato la conclusione del percorso di strutturazione dell’organico dell’Ente, avviato nel mese di luglio con le progressioni interne, la stabilizzazione del personale a tempo determinato e l’armonizzazione contrattuale.
Una pianta organica, quella approvata, composta da un’area Staff e 6 direzioni (pianificazione e sviluppo, direzione amministrazione e bilancio, direzione valorizzazione del patrimonio, direzione occupazione ed impresa, direzione tecnica nord e direzione tecnica sud.
«Abbiamo chiuso il 2018 con l’approvazione di quattro punti strategici per i porti di sistema – ha sottolineato Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna -. A partire dall’Adeguamento tecnico funzionale del PRP sul Porto Canale, che consentirà finalmente l’attivazione della prima fase della Zona Franca, generatrice, insieme alla ZES, di nuova imprenditorialità e traffici merci per l’isola. Allo stesso tempo, grazie al nuovo regolamento sulle concessioni demaniali, che introduce iter più snelli e un’armonizzazione dei canoni, livellando, nel contempo, la riscossione tra nord e sud Sardegna, puntiamo a valorizzare e a sfruttare al meglio la redditività delle aree di nostra competenza, certi di attrarre nuovi investimenti e generare nuove forme di imprenditorialità. Fiscalità agevolata, burocrazia ridotta, ma anche operatività stabile negli scali sardi».
«Il nuovo Piano sull’organico dei lavoratori delle imprese portuali – ha concluso – ci ha consentito di scattare una prima foto sullo stato dell’arte del lavoro negli scali di sistema e di attivare un monitoraggio costante sulle dinamiche occupazionali e aziendali. Nel contempo, con la nuova Pianta Organica, abbiamo concluso la riorganizzazione interna all’AdSP ridisegnandola su una dimensione unica e regionale, con particolare attenzione alle professionalità esistenti e alle esigenze che deriveranno dalle nuove sfide, alcune delle quali già alle porte».