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"Se il destino dell'ospedale e la garanzia di determinati servizi sanitari per l'isola dipende dalla sopravvivenza del punto nascite, si preservi questa struttura e si prevedano tutte le condizioni necessarie affinché la competente commissione parlamentare non ne decreti la chiusura". È l'appello che il Comitato a difesa dell'ospedale "Paolo Merlo" di La Maddalena ha rivolto all'assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, al general manager dell'Ats, Fulvio Moirano, e ai dirigenti della Assl gallurese. Assessore e vertici della sanità sarda hanno fatto una visita a sorpresa al presidio permanente dei cittadini che da alcuni giorni ha deciso di far sentire la propria voce con ancora maggiore forza.
Dopo un lungo faccia a faccia, la portavoce del comitato, Emanuela Cauli, è soddisfatta solo in parte. "Ci hanno fatto delle promesse, ma non ci hanno certo convinto a rinunciare alla manifestazione di Cagliari, con gli altri 15 comitati della Rete sarda a difesa della sanità pubblica". "Per ora abbiamo sentito solo parole - aggiunge la portavoce - ma come proposto dal consigliere regionale Pierfranco Zanchetta ci aspettiamo che questi impegni siano formalizzati in qualche modo". Dalla camera iperbarica all'oncologia, dalla pediatria alla dialisi, dal pronto soccorso al punto nascite, il cui destino pare a questo punto determinante, i nodi da sciogliere sono tanti. "Nel frattempo il presidio davanti all'ospedale va avanti - conclude Emanuela Cauli - finché non vedremo concretizzarsi qualcuna delle promesse fatte oggi".
Nel frattempo sulla sua pagine Facebook, l'assessore Arru ha riferito sull'incontro, al quale ha partecipato anche il sindaco Luca Montella. "Al termine di oltre tre ore di dibattito intenso ma civile, confermo che non c'è nessuna volontà di depotenziare l'ospedale - scrive Arru - c'è l'impegno alla risoluzione delle disfunzioni segnalate e ci sarà il monitoraggio continuo in collaborazione con Tramas". Arru ha ringraziato il personale sanitario per il grande lavoro, "troppe volte messo in secondo piano dalle continue polemiche".