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“Il giorno dell'incidente avvenuto ai colleghi in viale Marconi il 10 maggio scorso, sono apparsi a margine della notizia su Facebook, numerosi commenti di odio nei confronti dei poliziotti coinvolti. Siamo rimasti inorriditi nel leggere certe oscenità ed abbiamo presentato querela evidenziando nomi e cognomi degli autori, augurandoci che venga fatta giustizia verso chi troppo facilmente si sente autorizzato a scrivere qualsiasi cosa nascondendosi dietro ad una tastiera. Chi lavora in divisa rischia la propria vita ed è incredibile che qualcuno gioisca per un ferimento auspicando conseguenze ben più gravi”.
Lo scrive in premessa il segretario provinciale del Sap, Sindacato Autonomo di Polizia, Luca Agati, il quale ha immediatamente notiziato del gravissimo episodio avvenuto sui social la Procura della Repubblica di Cagliari alla quale il sindacalista-agente chiede di esprimersi a riguardo: “In data 11 maggio 2019, lo scrivente veniva informato che sulla pagina facebook della testata giornalistica Youtg.net che riportava la notizia di un sinistro stradale avvenuto il giorno 10 maggio con il coinvolgimento di una Volante del locale U.P.G.S.P. che aveva causato il ferimento di un poliziotto, venivano postati dei gravi insulti, da parte di alcuni utenti facebook, denigranti e diffamatori nei confronti del collega ferito in servizio e per l’intera Polizia di Stato.
In particolare, nella pagina facebook veniva postata l’immagine della Volante danneggiata dal sinistro ed un’ambulanza posta di fronte con il portellone posteriore aperto (all.1), che veniva così commentata da parte di questi utenti:
*******: Bene Bene - seguito da uno smile raffigurante una bottiglia e tre smile raffiguranti calici in segno di brindisi (all.2);
*******: Axxo se ne è ferito… solo uno? Che sfiga - seguito da uno smile raffigurante un’espressione triste (all. 3);
*******: Solo ferito??? Peccau (all.4);
*******: OmMiOdDiO un polizziotto ferito.Dai dai (all.5)
*******: Bellu cazze autista – seguito da uno smile raffigurante una risata con lacrime (all. 6);
*******: Incapace…. Figura di – seguito da uno smile raffigurante un escremento che ride (all.7);
*******: AIA – seguito da due smile, uno raffigurante una testa fasciata ed uno una risata con lacrime (all.8) Pertanto – si legge nella nota di Luca Agati – chiedo espressamente che la Procura della Repubblica possa accertare e valutare se nei fatti, atti e comportamenti sopra riportati siano rinvenibili fattispecie penalmente rilevanti procedendo, in caso affermativo, nei confronti dei soggetti responsabili. Con espressa riserva di costituirsi parte civile nell’eventuale successivo procedimento penale. Qualora venisse accertata una diversa competenza territoriale si chiede la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica competente. Resta a disposizione della Giustizia per qualsiasi altro chiarimento e, insistendo per un sollecito esaurimento della pratica, chiede di intervenire nella maniera più opportuna nei confronti dei predetti, per evitare che il reato sia portato ad ulteriori conseguenze. Chiede inoltre, ai sensi dell’art. 406, comma 3 c.p.p., di essere informato dell’eventuale richiesta di proroga delle indagini preliminari, nonché, ai sensi dell’art. 408, comma 2 c.p.p., circa l’eventuale richiesta di archiviazione. Chiede infine, ai sensi dell’art. 335 c.p.p., che le vengano comunicate le iscrizioni previste dai primi due commi del medesimo articolo”.