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È attraverso il canto che i Tenores esprimono la memoria più antica della Sardegna, trasmettendo una straordinaria tensione emotiva. La voce di Daniele Cossellu, leader storico del Tenore di Bitti “Remunnu ‘e Locu”, è una parte importante di quelle emozioni che nel corso degli anni ha scritto tante pagine di storia della cultura e della musica della nostra Isola.
Oggi il re del canto a tenore festeggia i suoi 90 anni circondato dall’affetto della sua famiglia.
Daniele Cossellu traccia la sua storia col canto che nasce all’età di 16 anni. Il leader della formazione ha parole di gratitudine per tutti quelli che hanno creduto in loro e soprattutto per Pietro Sassu, l’etnomusicologo che li ha scoperti e che insieme a Peter Gabriel li ha fatti conoscere in tutto il mondo. “La nostra rivoluzione è stato crederci davvero, avviare una ricerca attraverso la memoria dei pochi anziani che potevano ancora raccontarla e perseverare con rigore nel nostro intento di salvaguardia e divulgazione della cultura del canto sardo”.
“O sardu, si ses sardu e si ses bonu/ Semper sa limba tua apas presente/ No sias che isciau ubbidiente/ Faeddende sa limba 'e su padronu”.
I versi di Remundu Piras, composti nel 1977 dal poeta di Villanova Monteleone, ricorrono per il Tenore di Bitti “Remunnu’e Locu” e per Daniele Cossellu. “Questo canto lo abbiamo proposto ogni volta che siamo saliti su un palco e in qualsiasi angolo del mondo - dice Cossellu -. Abbiamo contribuito a far conoscere questo sonetto che tutela e valorizza la nostra lingua e di questo ci sentiamo orgogliosi”.
Dal 1974 a oggi l’impasto vocale del canto a tenore “Remunnu ‘è Locu” ha fatto il giro del mondo per approdare negli ascolti più lontani, in terre che parlano una lingua diversa, ma che comunica l’identità di un popolo che ama e vive di poesia.
A Daniele Cossellu, re del canto a tenore, rivolgiamo i nostri migliori auguri per i suoi 90 anni.