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Due milioni di euro in arrivo per la valorizzazione del complesso scultoreo di Mont'e Prama. I fondi, stanziati grazie a un Accordo di Programma Quadro tra Regione, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica, saranno utilizzati per l'ampliamento del Museo Civico di Cabras e l'allestimento introduttivo dei reperti. Ancora, rientrano nell’accordo il progetto scientifico-culturale di musealizzazione, la progettazione e realizzazione dell'allestimento dei contenuti museali, il piano di gestione e quello di comunicazione e promozione delle statue a livello internazionale.
L’ Accordo di Programma Quadro rafforzato in materia di Beni e attività culturali, centrato sulla valorizzazione del complesso scultoreo di Mont'e Prama, è stato firmato lunedì 3 novembre a Roma e illustrato oggi ai giornalisti nella sala Giunta di viale Trento dal presidente della Regione Francesco Pigliaru, il sottosegretario del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Francesca Barracciu, e l'assessore regionale della Cultura Claudia Firino. "Questo Accordo è un esempio di leale e fattiva collaborazione con il Ministero”, ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru presentando l’APQ alla stampa. “Le statue di Mont’e Prama sono un attrattore straordinario e siamo ben consapevoli di avere tra le mani un grande potenziale non solo dal punto di vista culturale, ma anche economico. Nel 2015, pur nelle difficoltà del bilancio, uno spazio adeguato sarà riservato alla valorizzazione del complesso scultoreo di Mont'e Prama e di tutta la nostra cultura nuragica. Mont 'e Prama e la Sardegna devono ritrovare il posto che spetta loro nei libri di testo delle scuole".
L'attenzione del Ministero è stata evidenziata dal Sottosegretario dei Beni e delle Attività Culturali Francesca Barracciu. “Il complesso di Mont’e Prama non è solo un tesoro culturale ma anche una grande occasione per creare reddito e sviluppo non solo per la Sardegna ma per tutto il Paese”, ha spiegato Francesca Barracciu. “Sarà nostro preciso impegno fare in modo che questo grande ritrovamento archeologico, che contribuisce a scrivere una parte della storia del Mediterraneo, sia reso noto ai visitatori dell’Expo 2015, magari attraverso il sistema digitale elaborato dal CRS4: l’obiettivo è quello di spingere i tanti turisti che arriveranno in Italia a visitare la Sardegna. Vogliamo dare impulso anche a scavi e ricerca, assicurando la massima collaborazione con le Università sarde”. L'assessore regionale Claudia Firino ha sottolineato come oggi si scriva “un ulteriore e importante passo nel processo di valorizzazione delle statue: nonostante i primi reperti siano stati rinvenuti negli anni '70 l'accelerazione per la valorizzazione è stata impressa negli ultimi mesi. La situazione finanziaria è molto difficile – ha detto l’assessore - ma l'APQ testimonia la volontà comune di Regione e Ministero di valorizzare il patrimonio isolano, così come di puntare sulla promozione internazionale. Vogliamo investire con decisione nel nostro patrimonio, ancora poco valorizzato a causa delle poche risorse: abbiamo tanti giovani che hanno investito in una preparazione nell'ambito dei Beni culturali e che aspettano l’opportunità di lavorare. Per ciò che concerne il sito di Mont’e Prama, infine, c’è un’importante novità: stiamo mettendo a punto un programma di vigilanza costante che non sia più vincolato all’emergenza del momento”.
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