Dal punto di vista storico e naturalistico, Monte Santo è uno dei siti più interessanti del Meilogu. La sua vegetazione, ma soprattutto il suo panorama, attirano continuamente gli amanti del trekking che, in ogni periodo dell’anno, tentano la scalata del famoso Monte a forma di trapezio. 

Sulla sommità, posta a 733 metri di altezza, si trova la Chiesa dei Santi Elia ed Enoch. Quest’ultima è molto cara ai silighesi che, grazie a un comitato, ne curano l’arredo e la manutenzione, oltre che l’organizzazione dei festeggiamenti, in programma il lunedì Pasquetta. 

In tale occasione, la vetta può essere raggiunta anche grazie all’ausilio dell’elicottero. Ma è la scalata che, senza ombra di dubbio, attira i visitatori. Una sorta di arrampicata di poco più di un’ora che, da qualche giorno, è resa più semplice dal posizionamento di un’’apposita segnaletica che agevolerà la salita al monte. 

Il lavoro, fortemente voluto dal Comitato di Sant’Elia, guidato da Giacomo Ledda, e dalla Pro loco di Siligo, è stato realizzato dalla bravissima guida escursionistica Corrado Conca.

Lo storico sentiero, lungo 2,4 chilometri, ha un dislivello in salita di 390 metri. La segnaletica utilizzata è quella stardard dei sentieri escursionistici, cioè segnavia bianco-rossi e cartelli ai bivi. 

All’inizio dello stesso, è stata collocata una bacheca con tutte le indicazioni utili, una mappa dettagliata con un codice QR attraverso il quale gli utenti potranno scaricare la mappa del sentiero sul proprio smartphone.