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“Lo stato dei bacini che alimentano il distretto irriguo del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale è disarmante. A causa di una siccità senza precedenti gli invasi del Posada e del Cedrino sono in un livello di massima allerta: il primo contiene 1,8 milioni di metri cubi d’acqua (pari al 7% del volume autorizzato) mentre il secondo contiene 2,5 milioni (pari al 16% del volume autorizzato). Nonostante questo quadro drammatico, ben descritto dai dati diffusi dal Distretto Idrografico della Sardegna, il Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale si è prodigato per garantire ai consorziati una stagione irrigua più lunga possibile”.
A spiegare la situazione è il Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale.
“Nella giornata di lunedì, però, l’emergenza idrica che ha interessato la valle del Cedrino – continua il Consorzio - si è acuita ulteriormente con la decisione assunta dall’Enas (Ente Acque della Sardegna e gestore delle dighe) di anticipare la chiusura della stagione irrigua e di non immettere acqua all’interno della rete idrica privando gli agricoltori non solo della possibilità di irrigare ma anche di utilizzare la risorsa per fini aziendali”.
A quattro giorni da quella decisione il Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale comunica che, compatibilmente con le disponibilità attuali, a partire dalla giornata di domani, venerdì 6 settembre, immetterà in rete limitatissimi volumi idrici (26mila metri cubi d’acqua) al fine di garantire gli usi aziendali, l’irrigazione di soccorso delle aziende florovivaistiche, delle attività produttive dedite alla coltivazione delle specie ortive autunno-vernine e degli agrumeti.
«Nonostante i volumi d’acqua siano molto contingentati, questa decisione consentirà alle aziende indicate di portare avanti il proprio lavoro - afferma il presente del Consorzio, Ambrogio Guiso - nel contempo chiediamo a tutti i consorziati la massima attenzione nell’utilizzo della risorsa».
Per accedere all’utilizzo di questa risorsa, tutti gli interessati dovranno farne tempestivamente richiesta presso gli uffici dell’Ente. La deroga riguarda gli ambiti territoriali dei Comuni di Galtellì, Onifai, Irgoli, Loculi, Orosei, Nuoro, Dorgali, Lula, Oliena ed Orune, alimentati dall’invaso di Pedra e Othoni.
Si precisa che è fatto assoluto divieto di utilizzo della risorsa idrica per usi diversi da quelli autorizzati e che le eventuali infrazioni verranno immediatamente perseguite con il sigillo dell’utenza e l’applicazione delle sanzioni previste dal regolamento irriguo vigente.