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Sono 14 i Comuni sardi, tra quelli che hanno rinnovato i consigli nella tornata elettorale delle amministrative del 10 e 11 ottobre scorsi, che non rispettano ancora la legge Delrio del 2014 sulla parità di genere nella composizione della Giunta. In particolare la Commissione regionale per le Pari opportunità rileva "con preoccupazione ed amarezza quanto accaduto in queste ultime amministrative ed evidenzia che dal monitoraggio effettuato nei Comuni sardi con una popolazione superiore ai 3mila abitanti ben il 51,9% non abbia rispettato gli obblighi di legge nella composizione delle Giunte".
La Commissione ricorda "a tutti i sindaci e a tutte le sindache, eletti/e in Sardegna, l'importanza di garantire il principio generale delle pari opportunità, come sancito dall'art. 51 della Costituzione, e di assicurare la presenza di entrambi i sessi nelle Giunte e negli organi collegiali del Comune, nonché degli enti, aziende ed istituzioni da essi dipendenti (TUEL). Inoltre - spiegano le commissarie - nei Comuni con una popolazione superiore ai 3mila abitanti la garanzia delle pari opportunità nelle Giunte è chiaramente espressa dal legislatore attraverso un obbligo inderogabile che attribuisce un valore numerico vincolante, una percentuale minima di rappresentanza del 40%, misura al di sotto della quale nessuno dei due sessi può essere rappresentato, con arrotondamento aritmetico (art. 1, comma 137, Legge Delrio n. 56/2014)".
Le Commissarie precisano che nel computo della percentuale si deve tenere conto anche del sindaco o della sindaca, in quanto componenti della giunta stessa. "L'effettivo raggiungimento della parità e delle pari opportunità sul piano politico, economico e sociale nella nostra Regione - concludono le commissarie - avverrà infatti solo quando non sarà più necessario invocare leggi per vedere applicati i fondamentali principi di pari opportunità, indicatori necessari della crescita del nostro Paese".