Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato di Èvviva la città sul ballottaggio per le comunali a Sassari in programma domenica 30 giugno.

“Il ballottaggio di domenica 30 giugno pone Sassari in bilico tra una destra camuffata da liste civiche e un centro sinistra opaco che pur arrivando in vantaggio al ballottaggio appare in affanno. Come lista E’vviva la città sentiamo di dover continuare a onorare il  patto leale, di fiducia tra noi e i nostri elettori e con coraggio continueremo a fare quello che abbiamo più volte dichiarato in campagna elettorale, inaspettati e disobbedienti sempre nel proporre una visione alternativa di società”. 

“Tuttavia il senso di responsabilità che sentiamo forte per l’intera città, la determinazione di bloccare l’avanzata delle destre, ci ha portato ad accettare l’invito ad un incontro con il candidato sindaco del centro sinistra Brianda". 

“L’incontro ha fatto emergere le differenze sostanziali tra la visione politica, trasparente ed inclusiva di èvviva la città e un centro sinistra paralizzato dalla ricerca di equilibri interni e ha sancito l’impossibilità di un accordo politico”. 

“Siamo pertanto consapevoli di quanto sia importante la presenza nello scenario politico cittadino di un soggetto politico di sinistra e indipendentista come quello che noi rappresentiamo e rimaniamo opposizione di un centro sinistra cieco e sordo, occupato a fare guerre intestine e a curare i propri interessi di bottega e che ha dimenticato il bene della città”. 

“Abbiamo visto in questi ultimi 20 anni il declino di una città, l’esternalizzazione di tutti i servizi comunali, la supremazia dell’area di Predda Niedda sul centro città, la criminalizzazione del centro storico e l’ inseguimento delle destre nelle politiche securitarie, la disattenzione verso i temi ambientali, lo smantellamento della sanità pubblica, l’ aumento della disuguaglianza sociale”.

“E’vviva la città ha costruito un programma che coniuga l’autogoverno con la giustizia sociale per la costruzione di una diversa idea di municipalismo, e sulla base di questo ha dato voce ad un fronte di cittadini e cittadine che hanno coraggio, si alzano in piedi e dichiarano la loro disobbedienza, che hanno voglia di credere che si possa fare e generare una politica inclusiva, che valorizza le differenze e le multiculturalità, che vuole generare lavoro e dignità, occasioni di realizzazione di progetti di vita, senza lasciare indietro nessuno”. 

“Abbiamo affrontato questa campagna elettorale a mani libere e cosi vogliamo continuare a lavorare per la città. Ciò nonostante, in questo momento bisogna scegliere di stare dalla parte della città e domenica 30 giugno agiamo secondo coscienza”.