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"Oggi il Consiglio comunale ha espresso una posizione che ha solo un livello di descrizione: eliminare dalla vita del Consiglio il capo della Grande Coalizione Civica che è leader della minoranza e che ha conseguito oltre 14mila consensi". Sono le parole di Augusto Navone dopo la votazione con cui il Consiglio comunale di Olbia, stamattina, con i soli voti della maggioranza, lo ha messo fuori dall'assemblea dichiarando l'incompatibilità fra il suo ruolo di consigliere comunale e quello di direttore dell'Area Marina Protetta Tavolara, ente in cui il Comune detiene il 50% di quote del Consorzio di gestione.
"È un attacco frontale al più basilare principio democratico che consente a chi è stato eletto di fare la naturale azione di opposizione all'operato della maggioranza", spiega il leader della coalizione di centrosinistra sconfitta a ottobre alle urne. "Sì è generato un precedente che non era stato mai utilizzato in situazioni analoghe, ed è stata scritta una pagina bruttissima che, colpendo me, lede tutta la minoranza nonché la città che noi rappresentiamo. Si apre una stagione molto complessa per le dinamiche del Consiglio Comunale e per la vita politica ed istituzionale della città".
Navone ha dieci giorni di tempo per comunicare al Consiglio la sua scelta fra il ruolo di direttore dell'Amp e quello di consigliere comunale. Dal momento in cui, in seguito a una contestazione presentata da due cittadini, è stato sollevato il dubbio di incompatibilità, il candidato sindaco del centrosinistra ha sempre sostenuto che non esiste nessuna inconciliabilità fra le due cariche. Ha anche prodotto un parere legale a suo favore firmato dall'avvocato Benedetto Ballero. Tutto ciò, però, non ha convinto i consiglieri di maggioranza che stamattina, in 17, hanno votato per la sua incompatibilità. L'interessato scioglierà la riserva fra dieci giorni