Dopo aver incassato il no della Regione allo scioglimento del Consiglio comunale che aveva invocato a gran voce, la minoranza di centrodestra del Comune di Oristano ha tentato ieri notte di portare comunque a casa il risultato giocando la carta delle dimissioni di massa.

Il tentativo, però, è fallito. Servivano 13 firme, ma il conteggio si è fermato a quota 12. Decisivo, ancora una volta, l'ex consigliere di maggioranza Stefano Mureddu che, dopo aver contribuito col suo no alla doppia bocciatura dell'assestamento di Bilancio, ha risposto no anche all'appello della minoranza per le dimissioni.

Alla fine, l'unica a dimettersi è stata l'ex consigliera di maggioranza Mariangela Massenti, che ieri sera ha lasciato l'aula annunciando che oggi avrebbe ufficializzato le dimissioni all'Ufficio protocollo del Comune.

Ora la vicenda è di nuovo in mano al sindaco Tendas, eletto nel 2012 da una coalizione di centrosinistra guidata dal Partito Democratico che si è progressivamente sfaldata mettendolo nei pasticci. Dopo il fallito blitz della opposizione, ieri notte il Consiglio comunale è proseguito con la surroga della consigliera di maggioranza Giannella Urru, che si era dimessa domenica mattina.

Al suo posto, dopo un dibattito senza esclusione di colpi, è entrato in Consiglio l'ex sindacalista Mariano Musu, che ha tenuto subito a precisare che il suo sostegno alla maggioranza non sarà scontato. Prima di poter star tranquillo il primo cittadino dovrà, comunque, attendere ora la surroga della consigliera Massenti.