La missiva, che porta il nome in calce di Antonio Brianti, “padre” di Margherita Distribuzione spa”, parla chiaro e mette in luce una situazione di crisi nella Penisola e in Sardegna per il gruppo Conad: al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e ai sindacati Cgil, Cisl e Uil, è stato detto in particolare che nell’Isola è necessario avviare la Cassa Integrazione per oltre 400 lavoratori (sui punti vendita sardi, 435 lavoratori su 725 saranno oggetto degli ammortizzatori sociali), su un totale di 5.300 presenti sull’intero territorio nazionale: “Domani a Roma avremo un confronto tra le parti a livello unitario, come sindacati di categoria – commenta Cristiano Ardau, Uil-Tucs – la procedura di acquisizione Conad e Auchan, è stata gestita male fin dal principio, oltre al dramma di Air Italy in Sardegna ora c’è questo ennesimo incubo occupazionale, francamente – aggiunge Ardau – vorremo comprendere se tutto ciò è l’ennesima anticamera del licenziamento o cos’altro”.

Arriva come un fulmine a ciel sereno da parte di Margherita Distribuzione, azienda di Conad che ha acquisito in Italia e in Sardegna i negozi Auchan, la richiesta di cassa integrazione per crisi.

Si richiede l’ammortizzatore sociale per il 60% della forza lavoro, 5323 dipendenti sui 8873 nazionali di cui ben 435 dipendenti dei 4 ipermercati dei 725 dipendenti totali in Sardegna.

 

L’incontro di domani previsto a Roma per la gestione dei già dichiarati 817 dipendenti della sede centrale di Milano, si preannuncia incandescente.

“Ad oggi manca ancora chiarezza sul piano industriale di rilancio di un’azienda che continua a perdere fatturato senza alcun investimento se non la sorpresa sulla richiesta di Conad di collocare i dipendenti in cassa integrazione – afferma Nella Milazzo, segretaria generale della Sardegna -. Non vorremmo che la cassa integrazione prevista per tutto il 2020 sia l’anticamera di licenziamenti nel 2021”.

 

Sulla questione interviene anche Giuseppe Atzori, segretario generale della Fisascat-Cisl Sardegna: “Questa vertenza si sta contraddistinguendo per tinte nere quasi da film horror per l’atteggiamento chiuso di Conad che al tavolo delle trattativa si rifiuta di dare risposte concrete sul futuro dei lavoratori. Siamo in attesa da mesi della delibera definitiva dell’Antitrust sulle 101 sovrapposizioni, verdetto che porta ulteriore incertezza sul piano di ristrutturazione aziendale che potrebbe vedere Conad dover cedere a terzi i negozi Auchan con ulteriori esuberi”.


Cristiano Ardau, segretario generale della UilTuCS Sardegna ha detto che: “È l’ennesimo colpo di scena di Conad su un’acquisizione nata male che sta finendo peggio. Il numero dei lavoratori collocati in cassa integrazione è inaccettabile e minerebbe allo stesso buon andamento degli ipermercati In Sardegna i 4 ipermercati perdono continuamente fatturato e clienti con lavoratori ormai disperati, inermi ad un disastro annunciato che li vedrà subire lo scotto maggiore”.