Sono ancora poche le aziende sarde che si aggregano per competere.

A metà del 2013, in Sardegna sono stati stipulati solo 18 contratti di rete che hanno coinvolto 87 imprese. Ovvero solo il 6,3x1.000 delle attività produttive della regione, sono ricorse a questi strumenti di collaborazione per affrontare la crisi e andare alla ricerca di nuovi mercati.

A certificare l’atavica scarsa propensione delle imprese isolane alla cooperazione, è il Rapporto dell’Ufficio Studi di Confartigianato sull’Export, che ha rielaborato i dati 2013 di UnionCamere-Movimprese.

Nell’anno appena concluso, in termini assoluti, è stata la Lombardia la regione più “aggregante” con 782 imprese che hanno sottoscritto 198 contratti. In termini percentuali, è invece la Basilicata il territorio con la maggior propensione (13.9 contratti ogni 1.000 imprese) seguita dall’Emilia Romagna e Toscana con 12,7. Fanalino di coda la Sicilia con 0,6 contratti ogni 1.000 imprese. La Media italiana è del 6,5x1.000.

Il “Contratto di rete” tra imprese è, infatti, uno strumento giuridico che consente alle aggregazioni di imprese di instaurare tra loro una collaborazione organizzata e duratura, mantenendo la propria autonomia e la propria individualità (senza costituire un’organizzazione come la società o il consorzio), nonché di fruire di rilevanti incentivi e di agevolazioni fiscali.

“Soprattutto in questo periodo – afferma Luca Murgianu, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – il contratto di rete si conferma un’occasione per rispondere alla difficile congiuntura economica e mantenersi competitivi sul mercato”. “Le aziende sarde – continua Murgianu – da qualche settimana hanno la possibilità di lavorare e di crescere insieme a quelle del Veneto attraverso uno strumento che le renderà competitive, coniugando territori regionali e mercati internazionali”.

L’occasione per contrastare la crisi, intensificare gli scambi e allargare i mercati, è infatti il “Progetto di Cooperazione Interregionale per l’Innovazione Sostenibile”. Interessa oltre 300 imprese sarde e venete, dell’ICT, dell’agroalimentare, dell’edilizia sostenibile, del turismo e della green economy e viene sviluppato da un Organismo Intermedio costituito da Confartigianato Imprese Sardegna, Confindustria Sardegna e Confcooperative Sardegna e dalle omonime Associazioni venete.

Ideato dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Regione Veneto e finanziato nell’ambito della Sovvenzione Globale Sardegna – Veneto del PO FESR Sardegna 2007-2013 e del PO FSE Veneto 2007-2013, l’iniziativa sosterrà, tra il 2014-2015, la cooperazione tra le aziende delle due regioni, con l’obiettivo di fornire loro servizi reali e finanziari, formazione, assistenza alla creazione di partnership e reti di impresa.

Inoltre verranno messi a disposizione aiuti economici destinati a sostenere progetti integrati di collaborazione, per supportare processi di innovazione che riorganizzino e amplino le filiere, incrementando l’efficienza dei