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Il Nuorese è la terra delle imprese "dimenticate". Un dossier presentato stamani dai rappresentanti di Confindustria della Sardegna centrale racconta di un territorio completamente sprovvisto delle strutture fondamentali.
A fotografare il quadro desolante è stato un sondaggio dedicato alla dotazione infrastrutturale, somministrato dall'associazione industriali a 250 imprenditori del territorio. I questionari sottoposti erano focalizzati su tre temi principali: reti stradali e portuali, telematiche e telefoniche, energetiche e ambientali. Argomenti sui quali gli imprenditori hanno poi dato i loro suggerimenti.
Sul primo punto gli imprenditori segnalano tra le prime cinque priorità il potenziamento della SS 129 Nuoro-Macomer, il completamento della SS 389 Nuoro-Tortolì, interventi di manutenzione alla SS 131 dcn, la realizzazione della strada delle cave di Orosei e la realizzazione della Trasversale Tortolì-Oristano. Sul fronte delle reti telematiche e telefoniche, invece, i primi cinque interventi da realizzare sono risultati il cablaggio in fibra ottica, la copertura gsm delle zone d'ombra, il potenziamento delle linee adsl, la copertura wi-fi e il rifacimento e la manutenzione delle linee telefoniche.
Sul tema delle infrastrutture energetiche e ambientali, gli imprenditori segnalano la necessità del gas e la realizzazione del gasdotto che distribuisca il metano in modo capillare verso tutte le aree industriali e produttive della provincia e all'adeguamento delle reti energetiche, lo smaltimento dei rifiuti e il potenziamento dei depuratori, oltre che l'adeguamento delle reti idriche.
"Dall'indagine - spiega il presidente di Confindustria Nuorese, Roberto Bormioli - sono emersi alcuni casi eclatanti di imprese la cui situazione resta ben al di sopra del livello di guardia, all'interno di aree industriali che spesso risultano 'abbandonate da Dio e dagli uomini'.
Nonostante le ripetute denunce, alcuni siti produttivi restano privi delle infrastrutture più elementari. Le strade sono pericolose e spesso prive di illuminazione, mancano le reti fognarie, gli impianti elettrici e idrici sono inadeguati, le reti telematiche e telefoniche sono obsolete e mal funzionanti. Ciò che colpisce - conclude Bormioli - è che queste gravi disfunzioni sono state ripetutamente segnalate dalla nostra associazione senza mai avere risposte concrete.
Le imprese vengono dimenticate e la situazione continua a peggiorare".