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I Carabinieri del ROS hanno dato esecuzione a un decreto di confisca definitiva emesso dalla Corte d’Appello – Sezione Misure di Prevenzione - di Roma a carico di Attilio Cubeddu, latitante fin dal Gennaio 1997, quando aveva approfittato di un permesso premio ottenuto mentre si trovava nel carcere nuorese di “Badu ‘e Carros”, dove stava scontando una condanna definitiva a 30 anni di reclusione per il sequestro della giovane Cristina Peruzzi, avvenuto nel senese nell’Ottobre 1981, inserito nella lista dei latitanti di massima pericolosità del Ministero degli Interni. E’ stato condannato anche per i sequestri di Ludovica Rangoni Machiavelli e Patrizia Bauer, entrambi avvenuti in Emilia-Romagna nel 1983 e di Giuseppe Soffiantini nel 1997.
Il provvedimento riguarda un fabbricato di quattro piani con alcuni appartamenti edificato su un terreno di oltre mq 500 sito nell’abitato di Arzana, paese d’origine del latitante. L’operazione, riferiscono i militari, costituisce l’atto finale di un lungo e complesso iter investigativo patrimoniale avviato nel mese di Marzo 2008 e coordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma. L’immobile confiscato, stimato per un valore di circa 400 mila euro, sarebbe il frutto delle attività illecite condotte dal latitante.
L’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione dei Beni Sequestrati alla Criminalità dovrà occuparsi dell’acquisizione dell’immobile, in atto abitato dalla moglie e dalla figlia di Cubeddu, per poi deciderne la nuova destinazione d’uso che, come previsto dalla Legge, avrà finalità sociali o istituzionali.