Sanità, trasporti e infrastrutture, giovani e lavoro sono tra i temi discussi nel corso del consiglio camerale aperto della Camera di Commercio del nord Sardegna che ha voluto dare un segnale forte in termini di contenuti e di approccio ai problemi per un territorio che ha la ferma volontà di agire insieme.

«Il mondo delle imprese, delle professioni e i sindacati hanno deciso che oggi non doveva essere il momento per cercare responsabilità passate – ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio Gavino Sini – ma quello per trovare le forze e affrontare le nostre responsabilità per il futuro. Ci siamo riuniti perché convinti che sia basilare ricostituire la comunità economica nei suoi legami di fiducia e azione, per guardare avanti pensando ad un Nord Sardegna che sappia ritrovare coesione sulle vertenze che trasversalmente ci coinvolgono e sulla programmazione che parta dai nostri numerosi e importanti punti di forza».

A far scoccare la scintilla la situazione della sanità ad est e ovest e il paventato taglio di due corsie della Sassari Alghero. Un altro momento buio, a loro modo di vedere, di questo territorio dove oltre al presente, si rischia di perdere anche il futuro con i progetti legati alla qualità della vita, presidio per evitare ulteriore impoverimento e spopolamento.

«È il momento di un cambio di mentalità del nostro agire che abbia come fine il benessere della nostra comunità che sta perdendo il senso di appartenenza. Abbiamo i cassetti pieni di programmi di cosa e come fare. Abbiamo però perso le finalità comuni e i “perché”, la voglia di guardare insieme ad un possibile futuro. La crisi, la globalizzazione e spesso i contrasti di sguardo corto avevano annacquato una coesione che dopo oggi, però, considero pienamente ritrovata. E questo può essere solo un bene che mettiamo a disposizione di chi voglia con lo stesso spirito contribuire a scrivere il futuro oltre le emergenze».

Una linea condivisa da tutti i presenti, numerosi e partecipi che hanno ripreso il filo logico di un nord Sardegna che punta a crescere ma non partendo dal passato e da dieci anni difficili ma dal presente e da quanto questo territorio sia in grado di esprimere in prospettiva.