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Foto d'archivio
Il Consiglio Comunale di Iglesias ha approvato ieri, 19 luglio, all’unanimità un ordine del giorno proposto dal sindaco Emilio Gariazzo come sintesi delle posizioni emerse nel corso del precedente consiglio comunale sul tema della RWM, proprietaria della fabbrica di bombe a Domusnovas, e sulla necessità di fare di Iglesias "una città di Pace e Solidarietà".
Nel documento, il Consiglio prende atto ufficialmente degli elementi di perplessità contenuti nella questione Rwm, considera i pronunciamenti degli organismi internazionali, "esprime ferma contrarietà alla esportazione di armamenti verso paesi in stato di conflitto armato, dichiara che l'unica strategia ammissibile è quella volta a dirimere pacificamente i conflitti, da assoluta priorità alle politiche di disarmo e di pace, dichiara la volontà della Città di porsi come centro di promozione della pace, sollecita lo Stato a verificare il rispetto dei trattati internazionali e delle norme italiane, chiede a Stato e Regione di adoperarsi per creare le precondizioni necessarie alla riconversione della fabbrica con la garanzia dell'attuale livello di occupazione e l'auspicabile ulteriore incremento".
Il Comitato Riconversione RWM, che promuove la riconversione a produzioni civili dello stabilimento tedesco che fabbrica armi, esprime grande soddisfazione e gratitudine al sindaco e a tutti i consiglieri che hanno avviato un processo di "pace che parte da una periferia e per questo ancora più significativo e conferma il suo impegno a perseguire, con il necessario contributo dei lavoratori, delle organizzazioni sindacali e datoriali, e delle istituzioni regionali e statali, l'obbiettivo di uno sviluppo del territorio sano, pacifico e sostenibile nella piena valorizzazione delle sue potenzialità economiche".
In particolare, intende continuare a sostenere tutte le iniziative volte a valorizzare l'isola amministrativa di San Marco come area di interesse naturalistico, storico, archeologico, turistico e agricolo, in vista di uno sviluppo sostenibile del territorio, alternativo alla produzione di ordigni bellici, nel rispetto del lavoro e della riconversione culturale.