Nei giorni scorsi, una delegazione del Consiglio delle Autonomie locali si è recata a Bruxelles pe runa tre giorni di formazione con l’obiettivo capire il funzionamento delle istituzioni comunitarie e scoprire la varie opportunità di finanziamento riservata agli enti locali.

11 i Sindaci presenti, tra cui Sabrina Sassu (Cossoine) e Gianfranco Soletta (Thiesi). La Sassu ha parlato di una «grossa opportunità», che viene dopo l’esperienza assieme ai suoi colleghi dell’Unione dei Comuni del Meilogu di qualche tempo fa.

Per la prima cittadina di Cossoine, è stata molto proficua anche la prima lezione, curata dal dottor Andrea Murgia, riguardo la politica di coesione dell’Unione Europea, in modo particolare sulla questione dell’insularità in Sardegna (concetto, quest’ultimo, ribadito anche dal suo collega Soletta Nda) e le nuove prospettive della programmazione territoriale. A suo modo di vedere, questa «è stata un’esperienza molto proficua perché mi ha consentito di capire più a fondo i meccanismi di funzionamento, unitamente alle varie opportunità di finanziamento riservate agli enti locali, oltre a farmi capire che l’Europa non è così lontana come viene generalmente percepita».

Interessante, per la Sassu, anche l’incontro con l’onorevole Salvatore Cicu, con cui è stata ribadita la necessità di formare gli amministratori sui fondi europei «e i giovani ragazzi che possano andare in Europa per formarsi e poi essere affiancati a supporto delle comunità».

«Tutti gli incontri sono stati molto interessanti per una crescita professionale e personale che dovrebbero essere fatte da tutti gli amministratori locali che molto spesso si sentono in prima linea e privi di supporto da parte di altre istituzioni», ha aggiunto Sabrina Sassu. Al termine, la stessa ha sottolineato come sia importante avere un coinvolgimento nella governance europea, dove gli amministratori locali possano essere coinvolti nei processi decisionali a diversi livelli perlomeno con un ruolo consultivo che dia la possibilità di orientare le decisioni sulla base degli impatti effettivi e delle ricadute che queste hanno sul territorio in fase di attuazione».

Di esperienza positiva ha parlato anche il Sindaco di Thiesi, Gianfranco Soletta, dovuta, a suo modo di vedere, alla ricca agenda di incontri per tessere importanti relazioni internazionali che possano contribuire a incidere sulla programmazione europea.

«Molto spesso – ha dichiarato il primo cittadino – si pensa a un’Europa lontana, poco attenta ai bisogni dei cittadini. In realtà, si è trascurato per anni l’elemento fondamentale del Parlamento europeo, ossia la democrazia partecipata».

Soletta ha anche rimarcato come il percorso intrapreso dal Cal sia fondamentale anche per portare le istanze della Sardegna a Bruxelles e per incidere sulle politiche europee grazie al dialogo e alla discussione con le Istituzioni europee, tra cui il Cese.

«Gli incontri – ha proseguito – hanno focalizzato l’attenzione principalmente sulla prossima programmazione europea, che partirà dopo il 2020. Si è discusso della futura politica di coesione che si sta programmando. Che vede l’Italia ottenere in questa fase un +6% di fondi strutturali».

A suo parere, «questo aumento dovrà essere, d’ora in avanti, mantenuto nella contrattazione finale, e noi dovremo cercare di far valere le nostre istanze. Nei prossimi mesi sarà necessario lavorare su questi temi e tessere quei legami che ci consentiranno di ottenere quei risultati sperati». Durante queste tre giornate, si è anche parlato del progetto Clisel, di cui il Cal è capofila, sui “Cambiamenti climatici, Migrazioni e Sicurezza”.